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 Prima realizzazione pulsante

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
rykard Inserito il - 26/02/2016 : 12:47:01
Buongiorno a tutti.
Apro questo topic per presentare la mia prima realizzazione di un pulsante :)
Sperando di raccogliere anche consigli utili per poterlo e potermi migliorare.

Il pulsante si basa su un circuito pwm di cui ho trovato lo schema logico su internet e di cui, dopo una prima realizzazione su millefori, ho realizzato uno stampato. Ho fatto da me anche la basetta per le resistenze. Una volta montato il circuito e vista la sua corretta funzionalità ho montato il freno e montato il tutto su un telaio di legno. Adesso vorrei utilizzare il pulsante in questa configurazione per un po' di tempo e poi realizzarne una versione 2.0 con tutte le migliorie e con materiali migliori.

Ecco il pulsante



Che ve ne pare??
Consigli per un novellino come me??
Grazie mille a tutti :)
20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
rykard Inserito il - 06/01/2017 : 19:12:38
Ciao, il modello di quel circuito non lo so, ma se cerchi su un noto sito di aste quelle parole lo trovi senza problemi. Lo schema purtroppo ora non ce l'ho e in questo periodo l'università sta prendendo il 100% del mio tempo quindi non posso né fare disegni né foto, chiedo scusa.
Comunque i collegamenti sono abbastanza semplici. La basetta delle resistenze va collegata sul circuito al posto del trimmer (quella specie di "torretta" blu con la vite in ottone). Colleghi il positivo dell'alimentatore al "+ IN", il negativo dell'alimentatore al "- IN" e il positivo che va alla pista al "+ OUT". Tutto il resto (freni, controlli ecc.) vanno collegati normalmente; l'unica attenzione che devi avere è quella del freno che non può essere semplicemente ottenuto cortocircuitando le bandelle. Devi infatti trovare un modo per togliere l'alimentazione al circuito onde evitare di bruciarlo (io ho usato un microswitch, dovrebbe esserci una foto).
Questa per ora è stata la soluzione migliore che ho trovato, se dovessi fare delle modifiche ti invito a scriverle qui così da arricchire il post :D
lucabello Inserito il - 30/12/2016 : 07:47:25
Ciao premetto che sono un profano in materia volevo inanzitutto farti i complimenti per la realizzazione , vorrei anch'io cimentarmi nella costruzione di un pulsante, ti volevo chiedere mi puoi dire il modello precisa del kit che hai preso e l'ultimo schema che hai usato con le regolazioni.
grazie Luca
rykard Inserito il - 10/06/2016 : 18:53:04
Riscrivo dopo tanto perché finalmente oggi ho un po' di tempo libero :)
In questi 2 mesi mi sono arrivati i circuiti che avevo preso su internet e ho potuto fare delle prove. Per ora i risultati più soddisfacenti li ho ottenuti sostituendo il mio circuito pwm con uno simile a questo

I circuiti sono rimasti gli stessi ma i collegamenti sono tutti estremamente provvisori e non ho quindi foto.

Avendo rimediato un vecchio pulsante Parma mi sta sorgendo il dubbio se non convenga fare uno scatolotto a parte con tutto il circuito. Pareri?? Personalmente penso sia abbastanza scomodo, ma non c'è molto spazio a disposizione altrimenti
ciaky Inserito il - 14/04/2016 : 19:41:56
Si certo Paolo! Il pulsante si può fare in entrambe le maniere sia con transistor npn che pnp, l' hardware rimarrebbe uguale, intendo piastra resistiva contatti, grilletto ecc cambiano solo i cablaggi, in quel caso della foto era un npn darlingthon però.

Ho preferito standardizzare il monte del pulsante portando tutta la meccanica su e a valle ovvero in prossimità della presa tutta la parte elettronica, in fase sperimentale è stato più facile sviluppare e migliorare le due parti individualmente senza dovere ripensare ogni volta al cablaggio.
Paolo GAS Inserito il - 13/04/2016 : 21:50:00
...non c'è muffa quella che vedi è carta adesiva da carrozzieri e serve per l'isolamento elettrico fra il pettine e il contatto di max e min...


Quindi è un NPN....

rykard Inserito il - 13/04/2016 : 19:12:28
Grazie mille per continuare a guidarmi nei miei esperimenti purtroppo causa esame in arrivo sono costretto a sospendere tutto ma farò tesoro dei tuoi consigli
ciaky Inserito il - 09/04/2016 : 10:16:26
Si non è una nuova realizzazione, ma non lo ho postato per questo non è ne marcio ne muffito, avrebbe bisogno di una pulita ma non c'è muffa quella che vedi è carta adesiva da carrozzieri e serve per l'isolamento elettrico fra il pettine e il contatto di max e min che sono due circuiti separati.
Paolo GAS Inserito il - 09/04/2016 : 09:44:28
Tra il marcio e la muffa...
ciaky Inserito il - 08/04/2016 : 23:59:11
Ti invio queste foto di un mio vecchio pulsante, non guardare la posizione delle viti qui non avevo spazio ero costretto a metterle li, trattasi di un vecchio parma modificato, ed in ogni caso il cursore non arriva fino a toccare le viti nella sua corsa.Guarda piuttosto come è fatto il cursore: testa in carboncino per un migliore scivolamento, sistema leggerissimo a forma di triangolo, molla in trazione per mantenere un sicuro e costante contatto con le bandelle, vedi se queste informazioni ti ispirano e ti suggeriscono soluzioni che si adattano alle tue esigenze.







ciaky Inserito il - 08/04/2016 : 23:22:24
Scusa devo rimproverarti per la tua imprecisione nella realizzazione del contatto strisciante, il contatto è tutto in un pulsante devi assolutamente migliorarlo. I perni che fissano la basetta toccano i fine corsa del contatto strisciante, se non sei preciso almeno in questo non saprai mai da dove partire per migliorare il pulsante sposta sti perni in su, senza offesa. e poi ci sono mille modi per fare si che il cursore sia sempre planare alle bandelle di rame, coraggio applicati prima in questo vedrai che migliorerà di molto il rendimento.


rykard Inserito il - 07/04/2016 : 21:43:29
Inizialmente il problema era proprio il cursore che si sollevava. Poi ho risolto quel problema e mi sembra che la macchina continuasse a "schizzare". Ora in ogni caso non lo fa più, ma la prossima settimana farò dei test in merito :)
Lo so che vendono piastre già fatte, ma come hai detto tu vuoi mettere la soddisfazione di farla da solo?? in ogni caso esistono in vendita piastre con resistenze facilmente intercambiabili?? Ho visto anche altri pulsanti con questa soluzione ma mi sembravano tutte costruzioni più o meno artigianali.

Per quanto riguarda l'antispin...è una cosa su cui voglio fare alcuni esperimenti ma sto aspettando dei circuiti che ho preso su ebay :) vi terrò ovviamente aggiornati su eventuali aggiornamenti
Paolo GAS Inserito il - 07/04/2016 : 19:37:43
In realtà non dovrebbe essere un problema se tocca due bandelle, al massimo vanno in parallelo due resistenze attigue, non tutto il pacco.
Se la macchina ti schizzava probabilmente il problema è che in quel momento il cursore non faceva proprio contatto.
Fai una prova. Con macchina in pista a bassa velocità prova a sollevare il cursore, dovrebbe arrivare tensione massima (e la macchina schizza.... per questo motivo ho cassato un mio vecchio esperimento).
Se hai sempre il problema prova a spianare un po la pastiglia del cursore, in modo che ne tocchi sempre almeno due, così dovresti ovviare.
Per quanto riguarda l'antispin imho andrebbe monitorata la corrente assorbita dal motore, ed in caso di repentina diminuzione dell'assorbimento (per intenderci quando le ruote pattinano) andrebbe monitorata la corrente e tagliata di conseguenza l'alimentazione, facile a dirsi ma a farsi?
Ti segnalo che esitono basette vuote in commercio e con molte più bande.
Si, lo sò, autocostruire dà molta più soddisfazione...
My2c
rykard Inserito il - 07/04/2016 : 16:42:04
Era da un po' che volevo sperimentare un paio di altri metodi per stampare circuiti e ieri ho realizzato una nuova basetta per le resistenze anche se non è venuta perfettamente a causa di un piccolo errore che ho commesso
Con questa basetta ora posso studiarmi delle curve non lineari di variazione della resistenza che sono facilmente intercambiabili
Le altre modifiche che ho apportato sono di minore importanza ma, per ora, sono molto soddisfatto del funzionamento del pulsante.





mi è venuto un dubbio però: nel cercare su internet ho visto le placchette del contatto strisciante hanno una semisfera che struscia sulla piastra delle resistenze. Questa è abbastanza grande. Non si rischia (come mi è capitato) che si posizioni tra 2 piste facendo contatto con entrambe?? Quando mi succedeva la resistenza si "dimezzava" e la macchina accelerava improvvisamente. é un problema solo mio?? Come lo risolvete generalmente?? Grazie mille
rykard Inserito il - 27/03/2016 : 13:04:32
ciaky ha scritto:

No ! Hai capito bene, questa è più o meno la forma d'onda che vedremmo con l'oscilloscopio . [...]

Le onde quadre le genera il pwm le interruzioni le crea il foto accoppiatore conclusione l'erogazione avverrebbe a scatti e non tutta in una volta facendo pattinare le ruote, quindi un anti spin. Si può variare il tempo che intercorre fra una erogazione e l'altra agendo sul ciclo e sulla frequenza sbizzarrendosi a trovare il punto giusto alla propria guida, detto questo invece dovrebbe sorgere spontanea una domanda, quale?


Per prima cosa ci tengo a scusarmi per le immagini di così poca qualità. Mi sto procurando un software in grado di disegnare onde quadre e spero perciò di poter postare grafici migliori in futuro.

Ci sono tanti punti che secondo me risultano problematici nella realizzazione di un antispin che si basi su questo principio. Per prima cosa c'è da considerare che se la frequenza di una delle 2 onde non è multiplo dell'altra si ottiene un "erogazione" non costante. Questo si può vedere da queste immagini (lo so sono veramente orribili e, soprattutto, non sono onde quadre ma sinusoidi)






Dobbiamo immaginare le sinusoidi come onde quadre in cui i tratti positivi equivalgono allo stato alto e i tratti negativi allo stato basso (il duty cycle è ovviamente al 50%).
Possiamo notare come nelle prime 2 immagini la frequenza di g(x) e h(x) (l'onda della pwm) siano multiplo di f(x) (l'onda generata dal ne555). Nella terza immagine invece h(x) (pwm) non è più multiplo di g(x) (in questo caso ne555) e quindi otteniamo un andamento che si ripete ma alternando segnali diversi.
C'è poi da considerare che le onde potrebbero non essere perfettamente sincrone creando intereferenze difficili da prevedere.

Mi sono venute in mente 2 soluzioni alternative e, sicuramente, di più facile previsione.

1) Generare onde con DC e frequenza vaiabile.







Queste onde sono state disegnate con excel, tutte le onde passano un "tempo" (asse x) di 80 caselle prima di subire un aumento del DC.
Nella prima possiamo vedere un'onda con frequenza costante. (Periodo di 10 caselle)
Nella seconda immagine la frequenza aumenta con l'aumentare del DC. Ho preso solo 4 variazioni di frequenza (varia ogni 25% del DC). Le onde con DC 10% e 20% hanno un periodo di 40 caselle, 30% e 40% T= 30 caselle, 50%, 60% e 70% hanno un T= 20 caselle, 80% e 90% T=10 caselle.
Nell'ultima immagine invece all'aumentare del DC diminuisce la frequenza.
10% e 20% T=10 caselle, 30% e 40% T=20 caselle, 50%, 60% e70% T=30 caselle, 80% e 90% T=40 caselle.
Ovviamente la quantità di corrente trasferita non dipende dalla frequenza ma solo dal DC, cambia però il modo in cui viene trasferita. In un caso si avranno pochi impulsi lunghi, in un altro molti impulsi corti.

2) Generare una "rampa lineare"
Quando mi sono documentato sul ne555 ho cercato anche alcuni usi tipici e non.
Mi sono trovato di fronte a questo grafico che ha attirato molto la mia attenzione.


(con il segnale di trigger in verde, la soglia in blu ed il segnale d'uscita in rosso)

Con un apposito circuito (di cui non posto la foto poiché il post è già lungo di suo) si può generare un segnale di uscita linearmente crescente. In questo modo si dovrebbe ovviare al problema dello slittamento delle ruote in quanto, almeno all'inizio della corsa del grilletto, si trasferisce una tensione linearmente crescente al motore e non una "botta" come con un segnale ad onda quadra.


Spero che la lettura di questo immenso messaggio non risulti troppo noiosa né troppo incomprensibile.
Ci tengo inoltre a dire che tutti questi discorsi secondo me hanno poco valore fintanto che rimangono scritti e non trovano un'adeguata sperimentazione. Questo perché è "facile" rappresentare segnali di 100Hz, ma circuiti del genere possono lavorare anche a svariati KHz e perciò il rischio è di impiegare settimane a progettare il sistema migliore per poi non riuscire o quasi a notare differenze tra le varie soluzioni.

Se siete arrivati a leggere fin quì vi meritate un grosso GRAZIE


La fonte del grafico e dell'idea della rampa lineare è Giovanni Schgör di http://www.electroyou.it/
pierinolp Inserito il - 26/03/2016 : 09:28:26
per quanto tempo?
ciaky Inserito il - 25/03/2016 : 22:25:10
No ! Hai capito bene, questa è più o meno la forma d'onda che vedremmo con l'oscilloscopio .





Le onde quadre le genera il pwm le interruzioni le crea il foto accoppiatore conclusione l'erogazione avverrebbe a scatti e non tutta in una volta facendo pattinare le ruote, quindi un anti spin. Si può variare il tempo che intercorre fra una erogazione e l'altra agendo sul ciclo e sulla frequenza sbizzarrendosi a trovare il punto giusto alla propria guida, detto questo invece dovrebbe sorgere spontanea una domanda, quale?

pierinolp Inserito il - 25/03/2016 : 14:09:25
Vi seguo con interesse!

Intanto complimenti a rykard per la realizzazione del pulsante...

...e complimentoni a ciaky per l'idea del circuito.

rykard ha scritto:

ciaky ha scritto:

Ok la parte mancante al discorso è cosa comandare? Come hai ben capito.
Un foto accoppiatore è la risposta.
Messo sulla linea del gate del fet e comandato dal circuitino di cui sopra variando la frequenza si varia la conduzione del fet che a frequenza variabile funzionerà erogando a singhiozzo la onda quadra del pwm, in modo completamente disaccoppiato dal pwm. Però c'è un però, intanto ditemi se questa che ritengo una semplice soluzione vi piace.

Non so se ho ben capito, ma tu proponi di generare un onda a frequenza e DC costante col PWM e generare un'altra onda a DC e frequenza variabile con il circuito del ne555 il quale, attraverso il foto accoppiatore, "eroga" l'onda del pwm che aziona il motorino.
Giusto??
Se è corretto quanto ho detto ci deve essere un qualche passaggio che mi sfugge perché lo trovo un sistema abbastanza complesso di cui non capisco bene i vantaggi. Ma molto probabilmente non ho capito quello che volevi dire


credo che ciaky si riferisca all'anti spin, infatti fa riferimento al gate del fet e non al motore...

rykard Inserito il - 25/03/2016 : 11:37:30
ciaky ha scritto:

Ok la parte mancante al discorso è cosa comandare? Come hai ben capito.
Un foto accoppiatore è la risposta.
Messo sulla linea del gate del fet e comandato dal circuitino di cui sopra variando la frequenza si varia la conduzione del fet che a frequenza variabile funzionerà erogando a singhiozzo la onda quadra del pwm, in modo completamente disaccoppiato dal pwm. Però c'è un però, intanto ditemi se questa che ritengo una semplice soluzione vi piace.

Non so se ho ben capito, ma tu proponi di generare un onda a frequenza e DC costante col PWM e generare un'altra onda a DC e frequenza variabile con il circuito del ne555 il quale, attraverso il foto accoppiatore, "eroga" l'onda del pwm che aziona il motorino.
Giusto??
Se è corretto quanto ho detto ci deve essere un qualche passaggio che mi sfugge perché lo trovo un sistema abbastanza complesso di cui non capisco bene i vantaggi. Ma molto probabilmente non ho capito quello che volevi dire


p.s. grazie per quell'articolo sui foto accoppiatori. MOLTO interessante
p.p.s. si anche io scherzavo quando ti ho chiesto se me lo meritavo :)
p.p.p.s. sono molto felice che questa discussione sia molto seguita e molto partecipata non pensavo potesse suscitare tutto questo interesse
ciaky Inserito il - 25/03/2016 : 01:06:36
Su come accoppiare interessante leggere questo http://www.supersapiens.it/scienze/...piatori.html
ciaky Inserito il - 25/03/2016 : 00:46:08
Ok la parte mancante al discorso è cosa comandare? Come hai ben capito.
Un foto accoppiatore è la risposta.
Messo sulla linea del gate del fet e comandato dal circuitino di cui sopra variando la frequenza si varia la conduzione del fet che a frequenza variabile funzionerà erogando a singhiozzo la onda quadra del pwm, in modo completamente disaccoppiato dal pwm. Però c'è un però, intanto ditemi se questa che ritengo una semplice soluzione vi piace.



Ps. io scherzo non c'è nulla da meritare, e poi io non posso insegnare nulla a nessuno mi fa solo veramente piacere parlare di pulsanti

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