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Non siamo diventati una redazione letteraria, ma le alte capacità creative di Marco, dopo quelle di Leo, ci impongono la pubblicazione dell'opera.
Questa è già stata pubblicata tempo fa nella gazzetta del VRSlot, ma mi sono ripromesso di proporvela proprio oggi che il nostro Slotzilla compie gli anni.
Grazie a Marco per la bello e simpatico racconto che senz'altro saprà coinvolgere molti dei nostri lettori e immergerli per un po' nel fantastico mondo dello slot e della visione di esso che ce ne da Marco.
Leggete e godetene tutti.

Brevi cenni biografici sull’autore:
Slotzilla, al secolo Marco B. nasce nella capitale in un rigido inverno dell’anno domini 1953.
Alla tenera età di anni otto,come successe a S. Francesco d’Assisi con gli animali,scopre la sua vera vocazione:lo Slot.
Riceve in regalo la sua prima pista ed inizia a giocare,ma siccome all’epoca, le poche macchinine prodotte avevano le ruote larghe come i pick-up di adesso ,ed i pick up che erano semplici chiodi,la guida è quasi impossibile,inoltre l’unico pulsante dell’epoca,lo Scalextric,ha una molla talmente dura che ci vuole il pollice di Schwarzennegger per spingerlo;per cui lui ,piccolo e tenero bambino di anni 8 ,si specializza in vituperi e sproloqui al limite della bestemmia da manovale, dapprima in vari dialetti italiani ,e successivamente in vari idiomi,fra cui il sanscrito,il pashto,l’yiddish e lo swahili.
Solo l’intervento di un padre autoritario,a suon di sonori scapaccioni,lo salva da una sicura dannazione eterna e dalla dichiarazione di un anatema a suo carico(primo caso nella storia per un minore di anni 14) promulgato dalle più alte cariche dello Stato Pontificio.
La sua passione per lo scrivere,già evidente ai tempi della scuola media inferiore,e la sua conoscenza dell’Arma dei Carabinieri,lo portano alla stesura del manualetto ”Paradossi poco ortodossi-Da:pesa di più un chilo di paglia o di ferro? a L’angolo retto bolle a 90 o 100 gradi?”
Il consiglio di classe dei professori lo legge, e decide di regalargli la licenza media “ad honorem”,tanto da cavarselo in fretta dalle scatole.
L’adolescenza è un altro periodo particolarmente fertile dell’autore. I suoi ormoni esplodono, ed avendo assimilato in pieno i detti del suo mentore Totò fra cui citiamo:”la donna è mobile ed io mi sento un mobiliere” e “Al mondo ci stanno tante donne,ma non tutte ci stanno”,scrive il leggendario “9 mesi per uscire,una vita per rientrare” vera bibbia esistenziale del sesso forte.
All’età di 18 anni si iscrive alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova e dopo appena un paio d’anni ,propone il suo primo progetto,tanto ambizioso quanto inutile, dal titolo :”Calcoli per la sopraelevazione dell’isola di Manhattan su monopilastro” Alcuni professori lo plaudono,gli altri vogliono linciarlo.
Non cessa comunque di occuparsi di cultura generale e slot in particolare;fra i numerosi scritti ricordiamo il variegato “Pistilli,Piste e Pistacchi” ovvero “dissertazioni floreali, slottistiche e sulla frutta secca” che spazia in vari angoli dello scibile umano.
La sua altra passione,la musica,gli fa comporre numerose canzoni e serenate a basso costo per amici timidi (bisogna considerare che eravamo ancora negli anni ’70 ,e quindi queste boiate funzionavano ancora), arrivando alla stesura di un vero e proprio musical dal titolo “Quatto quatto in un posto coatto” del quale scrive soggetto,testi e musica.
Per un breve periodo resta affascinato dalla politica e scrive “La politica,ovvero l’arte di impedire al cittadino di farsi gli affari propri” Alcuni conoscenti lo leggono,e consigliano allo stesso di dedicarsi ad una sicura carriera politica di successo.
L’autore però,specchiandosi ,nota che la somatica ed i tratti del suo viso sono radicalmente diversi da quelli del suo fondoschiena,per cui ,non avendo la caratteristica essenziale di un politico,dove le due parti anatomiche devono essere identiche ed intercambiabili,decide di desistere dal progetto.
Scriverà comunque ,negli anni successivi ,uno dei suoi libri capolavoro dal titolo” Nibor Dooh” ( sarebbe Robin Hood alla rovescia).
Il tomo, è un manuale,politicamente scorretto,nel quale si spiega come rubare ai poveri per dare ai ricchi.
L’autore parte infatti dal ragionamento,sempre politicamente scorretto,che se uno è povero, un po’ fesso deve pur esserlo,quindi è più facile rubargli qualcosa;mentre i ricchi sono sicuramente più furbi, perchè hanno fatto i soldi alle spalle dei poveri,quindi,siccome nella vita è meglio stare sempre dalla parte dei vincenti,è fatalmente sbagliato fare quello che faceva il verde eroe di Nottingham. Meglio stare con il potere e il capitale, comportandosi così,non si incorre in persecuzioni da parte della giustizia, qualsiasi efferata azione si compia, legale o no.
In pratica esprime a chiare lettere il concetto , ancora più esteso ,del detto “nella lotta quotidiana fra te ed il mondo,stai dalla parte del mondo”.
Il libro viene messo all’indice,e scompare rapidamente dai canali distributivi,sebbene a circa trent’anni dalla sua stesura si narra che ogni uomo politico di statura ,ancor oggi,conservi una copia di “Nibor Dooh” nella sua valigetta segreta ,indipendentemente dal credo e dal colore politico di appartenenza.
Deluso dal comportamento della censura,l’autore decide di richiedere lo “status” di apolide. Potrebbe anche spuntarla,ma per sua sfortuna la commissione che esamina il suo caso, è composta in parte da parenti stretti dei suoi ex professori,sia delle medie che dell’università,per cui,conoscendo le gesta del soggetto,gli buttano il passaporto in un trinciadocumenti, riducendolo in innumerevoli striscioline, e non contenti,ne fagocitano gran parte. Demoralizzato,l’autore non scrive per diversi anni ,e si dedica all’esercizio di quelli che lui stesso definirà ”Test per l’accrescimento rapido della razza umana” Ovviamente ,si intende accrescimento in termini di popolazione ,e non di statura.
Riprende l’attività di scrittore con piccoli testi dedicati alla cucina nostrana fra cui il più famoso resterà ”Come fracassare i marroni in minuscoli pezzettini” celebre testo per la preparazione di crema di castagne.
Successiva a questa collana, seguendo la sua smodata passione per le lingue,scrive un testo di protesta in arabo moderno, dal titolo ”Mha ana takallham al italeya??” che tradotto vuol dire “Ma che parlo italiano??” nel quale dimostra che non solo una medaglia ha un minimo di due facce,ma quello che per alcuni può essere “un punto di vista” per altri è “la vista di un punto”.
Nell’ultima decade del secolo scorso,compare un nuovo saggio dal titolo: “Concetti entropici dell’esistenza moderna- da” Il ghiacciaio in fiamme” a “democratici di sinistra” passando per”La grande fuga del cavallo morto” e “l’uomo nudo con le mani in tasca”.Nel testo, l’autore dimostra scientificamente ,come l’idiozia umana possa rendere manipolabile l’ uomo
stesso,indipendentemente dal suo livello culturale.
Reinserito e realizzato nella nuova rinascita che lo slot sta vivendo,l’autore recentemente riprende la sua attività di saggista-narratore scrivendo numerosi microromanzi,fra cui citiamo “Quesiti sui siti ,di slottisti stupiti da post rincretiniti” “Accadde a Soragna” “ I maghi delle piste :da Salvatore Noviello a Diego Armando Maradona” nel quale non parla solo di hobby stupefacenti come lo slot,ma anche di stupefacenti senza hobby, e l’attuale “Lo slot ed il destino dell’uomo” a margine del quale scriviamo queste note.
In preparazione, il prossimo lavoro dal titolo “Maxpayne again” il cui sottotitolo è:”massacro e sconquasso della logica e della sintassi dell’idioma italico sui siti di piste elettriche”.
Finito di stampare nel 2008. (Copyright ed. “Slotto e lotto sopra e sotto.” )

Lo slot ed il destino dell’uomo ovvero : Adamo, Eva e le piste elettriche digitali.

Era una notte buia e tempestosa,voi direte:”Che c’entra?”. Probabilmente niente,ma si sa,tutti romanzi che si rispettino iniziano in questo modo,e qua non vogliamo essere da meno. Comunque.....
L’Onnipotente creò dapprima uno splendido universo dal nulla,ma per rendere fruibile il vero concetto di felicità ,creò anche un vero “Paradiso Terrestre” che si distingueva dal “Paradiso Marziano” poichè quest’ultimo era posizionato in altro posto dello stesso sistema stellare.
Il Paradiso era popolato da animali,animaletti,amebe,batteri,virus,ecc.ecc. che convivevano insieme,felicemente senza sorta di problemi.
Ma per,come dicevamo,massimizzare questa benedetta felicità,l’istinto animale e/o batterico non era abbastanza,occorreva anche un intelligenza proporzionata, la ragione,l’arbitrio,la cognizione consapevole di godere appieno di tutto ciò,e quindi,la mossa inevitabile ,fu quella di creare un essere a Sua immagine e somiglianza :”L’uomo”.
Il primo uomo si chiamava Adamo,e fu creato già adulto;primo perchè non c’era nessuno che lo nutrisse da piccolo,e quindi sarebbe morto di inedia, e secondo,perchè al Signore sembrava tempo perso passare anni ed anni ad erudirlo di tutto lo scibile,spiegargli come funziona tutta la faccenda lì nel Paradiso ed altre amenità che potevano essere facilmente evitate creando,diciamo, un ventitreenne.
Adamo passava le sue giornate in maniera beata e ,come dicevamo,felice, ma...ahimè l’Onnipotente lo aveva anche dotato di particolari ormoni,che gli davano,come dire, una certa irrequietudine.
Adamo,dopo un po’ di tempo era annoiato, si alzava tutte le mattine,si contava le costole una ad una, ed esclamava: ”Accidenti,ci sono tutte,anche oggi mi tocca fare tutto da solo.”
Il Creatore,essendo Onnisciente, si accorse di ciò, ed un giorno gli disse: ”Adamo, mi sembri piuttosto agitato ed annoiato al tempo stesso,cosa posso fare per te?”
Ad Adamo era stato dato un dono,una specie di preveggenza ,tramite la quale lo stesso scrutava il futuro e valutava il da farsi presente. Ebbene,proprio in base a questo dono, il nostro progenitore aveva valutato quale potesse essere la cosa più divertente ed interessante della storia dell’uomo e rispose: “Si Padre mio,vorrei tanto un regalo che mi allietasse le giornate e facesse trascorrere veloce il tempo fino al giorno in cui perderò il senno e diventerò inutile come un dipendente della rai-tv”(la preveggenza già faceva sentire i suoi effetti).
“Vuoi forse una donna?” replicò l’Onnipotente.
“Una donna?!?”rispose Adamo” Ma noooo...io veramente pensavo ad una pista elettrica di slot car”.
“Ma come, una pista di auto elettriche? Ma se non ti ho nemmeno fatto inventare la ruota, i metalli,le plastiche e soprattutto l’elettricità,e poi,tra tutti gli ammennicoli possibili ,tu con il tuo accidente di preveggenza mi vai a tirare fuori una cosa che sarà inventata una ventina di secoli dopo la nascita di mio figlio, il Salvatore,ma cosa ti viene in mente?”.
“Signore,Padre mio,che mi sovvenga,nel futuro dell’umanità derelitta, non mi viene in mente niente di più appassionante di una pista di slot,ti prego accontentami”.
Ma l’Onnipotente replicò “ Adamo,a parte che la missione primaria per te, era “crescere e moltiplicarsi”,ammesso che ti accontenti,come la facciamo andare questa pista? Che,faccio creo prima una centrale elettrica,riduttori e raddrizzatori di tensione,con relativo inquinamento acustico,ambientale e magnetico?”.
“Non serve” rispose Adamo”Nella preveggenza mi risulta che si necessiti di soli 12 miseri volts ed appena una manciatina di amperes. Basterebbe che tu creassi qualche bel pannellino solare a cellule fotovoltaiche ed il gioco sarebbe fatto,niente emissioni,no inquinamento, e si gioca”.
“Però” osservo l’Onnisciente”Sagace questo Adamo,se non sapessi già che questi fessi di uomini si involveranno man mano ,nei secoli dei secoli,sta razza umana sarebbe stata proprio una bella invenzione!”.
Comunque,dal momento che Iddio,come tutti sappiamo è per definizione di varie religioni monoteistiche “Il Clemente ed il Misericordioso” accontentò Adamo.
Una bella mattina( ma non esistendo peccato originale e relativi malanni ed acciacchi,tutte le mattine,si sa,erano ovviamente belle)Adamo si svegliò e trovò montata in una piccola radura ,una bellissima pista Ninco digital a sei corsie di enorme sviluppo,ponte di cronometraggio,pulsanti ed una infinità di macchinine pronte a correre.
“Porco Giuda!!” Esclamò Adamo,vedendola.
Questa affermazione fu scandita dallo stesso, per il fatto che dovete sapere che Adamo era un po’ ruffiano,ed associare il vile traditore del Figlio di Dio a quello che la letteratura canonica considerava il più immondo fra gli animali,dava allo stesso una illusione, seppure effimera, di aver fatto piacere al Creatore di tutte le cose.
Ovviamente di diverso avviso sarebbero presidente e soci dei consorzi di San Daniele del Friuli e del Parmacrudo:vedersi associare i loro stupendi e preziosi animaletti a Giuda, il vigliacco per eccellenza;una subdola persona che per trenta miseri denari aveva consegnato nelle mani dei suoi giustizieri il Re dei Re,la troverebbero una situazione quantomeno ripugnante.
Ma sapete com’è,invertendo i fattori il prodotto non cambia, e quindi....
”Porco Giuda!,è stupenda,curve guidate(incredibile in questo caso la preveggenza, calcolando che l’86,9% dell’umanità ancora oggi non sappia cosa vuol dire questa frase)una staccata incredibile in fondo al rettilineo e quella esse veloce da fare quasi a manetta,roba da adrenalina pura”(qui la percentuale di gente che non sa,oggi nel 2008,cos’è la adrenalina scende all 81,4% dell’umanità).
Ma osservando bene la pista notò degli scambi e degli incroci che intersecavano le varie corsie in vari punti del tracciato.
“Ma...Signore,che è sta roba!?!Un misto tra un trenino elettrico ed una “vera” pista di slot?”
“Ma no..” replicò l’Onnipotente”E’ una pista digitale,il miglior sistema per giocare in tanti con poche corsie”.
“Vabbè” osservò Adamo”Ma, a parte il fatto che sono solo e quindi quà si corre praticamente soli contro il tempo, ammesso che fossimo in “di più”,come accidenti gli può venire in mente ad uno sano di cervello, di creare una congiunzione fra due corsie, che alla fine serve solo ad un pilota più lento per sfrangere le gonadi a quelli più veloci e non viceversa? E’ folle!”.
“Vedi Adamo”disse Iddio”Tu sarai anche preveggente,ma solo per quello che ti preme.
Se solo considerassi che,come ho gia avuto modo di spiegarti, il tuo fine primo è “Crescere e moltiplicarti” ,puoi evincere da ciò,che oggi magari sei solo, ma un domani,tra figli,nipoti,amici e scrocconi vari ,a giocare con la pista potreste essere in tanti e quindi la faccenda del digitale tornerebbe assai utile.”
“Signore permettimi,non so come funzioni questa storia del moltiplicarsi,forse con le spore?per mitosi cellulare?.Non so,comunque anche ponendo un numero esagerato di esseri umani che vogliano slottare insieme,organizzando opportune batterie,semifinale e finale si potrebbe risolvere il tutto assegnando ad ognuno una benedetta corsia,ed in questo caso non essendo ancora stati inventati Santi,vescovi e clero vario,la benedizione verrebbe direttamente da Te,quindi con notevole valore aggiunto.”
Ma le decisioni dell’Onnipotente non si possono discutere,ne allora ne mai,e quindi Adamo inizio a slottare sulla “digital”.
Gli Angeli e gli Arcangeli curavano le assistenze dal momento che il buon Adamo era solo soletto, e nel P.T.( paradiso terrestre,le poste non c’entrano!) sistemavano le auto uscite ad ogni curva e dopo avergli insegnato l’uso dei numeri,senza la cui erudizione,per Adamo,il cronometro assumeva le sembianze di un gadget del diorama,applaudivano ogni volta che il “nostro” stabiliva nuovi record.
Adamo era piuttosto bravo,aveva imparato le staccate a memoria e bruciava gomme su gomme per stabilire nuovi records. Ma, proprio qui sorgeva il primo problema, e cioè: il materiale si consumava o si rompeva e quindi si necessitava di ricambi.
Adamo si rivolse allora al Padreterno.
“Signore,qua le macchinine mica sono eterne come te,i pezzi si degradano o si spaccano,e non so che fare,butto via le vecchie e me ne crei di nuove?”.
“Vedi Adamo” rispose il Creatore “Qua non funziona così,a differenza delle teorie di qualche genialoide del futuro che sancirà ”in natura nulla si crea e nulla si distrugge”,qui dirigo io la faccenda e quindi “Tutto si crea e nulla si distrugge” , e ciò vale anche per lo slot.
Per cui, quando ne avessi la necessità,è sufficiente che mi invii una richiesta di ricambi tramite qualche arcangelo di passaggio, e riceverai i ricambi antro 24/48 ore presso il tuo domicilio senza addebito di alcuna spesa”.
“Accidenti che efficienza”pensò Adamo” ma questo è proprio l’Eden!”.
Ma sebbene Adamo fosse l’uomo più felice del mondo,anzi del Paradiso (vabbè era l’unico,vorrei vedere che non era il “più”),la situazione era comunque incompleta.
Poichè la razza umana non si riproduceva come le alghe od i funghi,per sistemare il corso dell’umanità serviva un nuovo “aggeggio”: LA DONNA.
Una mattina Adamo si svegliò con un forte dolore intercostale e subitò non ci badò tanto,perchè quello era il giorno in cui lui ed il presidente dello Slot club Paradiso l’Arc. Gabriele (Arc.sta per arcangelo e non architetto che si abbrevia con Arch.,ma forse lo sapevate già) dicevamo lui e Gabriele,avevano deciso di provare le nuove gomme Edenslot che sembravano miracolose(pensate al fornitore) sulle corsie esterne.
Fu a quel punto che Adamo girandosi, scorse per la prima volta lei....Eva, la prima donna.
“Maremma cantante!!!” esclamò Adamo vedendola.
Questa affermazione non è un doppio senso toscano,ma un associazione di due delle cose preferite da Adamo stesso nel suo habitat ,e cioè quella particolare zona del paradiso che appunto avrebbe dato in futuro ,il nome della parte d’Italia compresa tra Lazio e Toscana che si affaccia sul Tirreno,la maremma appunto,e l’arte preferita dagli angeli che con il loro”canto angelico” avevano appassionato Adamo al punto che ,se non avesse fatto lo slottista ,avrebbe ripiegato facendo il cantante.
Adamo vide Eva e ne restò stupefatto.
Era bellissima,lo sguardo malizioso,mora,alta,le misure erano 90-60-90,la perfezione fatta donna.
”Salve” disse Adamo avvicinandosi,e mentre la guardava ,sentiva che al suo interno alcuni suoi ormoni fino allora assopiti, avevano più o meno lo stesso effetto che potete osservare se buttate due cucchiai di citrato in mezzo bicchiere d’acqua.
”Chi sei tu?”
“Sono Eva,la tua compagna”
“Interessante....molto interessante”
“E che ci fai qua?”
“E’semplice,tu devi crescere e moltiplicarti, e per crescere ti abboffi tutto il giorno come un otre e quindi il problema è risolto,ma per moltiplicarti ti servo assolutamente io,da solo.... non ce la puoi fare”.
E mentre Adamo ,ormai inebetito di fronte al corpo nudo e statuario di Eva, faceva fatica a connettere le poche sinapsi celebrali ancora in funzione( cosa che in situazioni analoghe succederà alla razza umana per il resto dei tempi), Eva gli sorrideva maliziosamente, sconquassando quella piccola parte razionale che il Creatore gli aveva dotato di serie.
“Eva”trovò la forza di bisbigliare Adamo” Come mai sei mora?Io nella mia preveggenza ti vedevo,si bellissima,ma bionda anzi biondissima”.
“ Adamo” replicò la ,di lui costola ,trasformata in essere umano,rivolgendogli uno sguardo che avrebbe perforato lo scudo anteriore di uno shuttle ” Non sai che le more mantengono quello che le bionde promettono?!!”.
“Perfetto!” meditò Adamo,dal momento che gli ormoni in ebollizione gli avevano intriso la corteccia celebrale,” Bella,intrigante ed anche un po’ pervertita. Grazie o Padre mio!”.
E.... si sa come vanno le cose,per un po’ di tempo,anzi un bel po’, Adamo si dimenticò della pista e delle macchinine e si diede a... crescere e soprattutto moltiplicarsi.
D’altronde,il bello del modellismo è proprio questo,è un hobby che si lascia e poi si riprende ciclicamente, ed in particolare ,quando siete stati vittima del “virus dello slot” l’immunizzazione è praticamente impossibile.
Ma torniamo ad Adamo,una bella mattina si svegliò e trovò vicino al suo giaciglio sei foglie di fico ed un biglietto sul quale era scritto:”Sono foglie di fico che mi ha inviato la Direzione Generale,2 per te e 4 per Eva,sono utili per coprirvi le pudenda.Firmato Arc. Gabriele”.
Adamo osservò Eva che ancora dormiva e cogitò il primo vero peccatuccio dell’uomo.
“Coprire una bellezza simile?” pensò” Ma non ha senso”.
“Dunque,se scartabellando nella preveggenza,posso vedere che ,nell’Italia del 21° secolo uno che ammazza padre,madre e sorella,prende 20 giorni di arresti domiciliari ed un contratto pubblicitario da 500.000 euro, credo che, gettando via queste inutili foglie,al massimo prendo una sgridatina con la non menzione sul certificato penale”.
Ma in quel momento Eva si svegliò e vide le foglie di fico.
“ Foglie di albero così grandi?” esordì”Ma a che possono servire, e poi perchè proprio sei?”.
“ Ma no...” replicò Adamo” sono semplici foglie che ci hanno inviato,perchè opportunamente bagnate e poste all’ombra ,possono mantenere al fresco frutta e pezzi di noce di cocco,una specie di pre-invenzione del frigorifero(benedetta preveggenza!),lascia perdere,buttiamole,tanto la frutta abbonda e la consumiamo al momento”.
Eva,pur avendo innata la tipica diffidenza dell’essere femminile,per quella volta,anche in considerazione che il peccato originale non era ancora stato inventato,si fidò del proprio compagno e lasciò morire il discorso con immensa soddisfazione del nostro Adamo,che si faceva sempre più convinto che la sua statuaria compagna fosse “l’essere perfetto”.
Da quel momento però,Adamo,traumatizzato da quell’evento ,passò gran parte del suo tempo libero a cercare alberi di fico per tutto il Paradiso,per strapparne e bruciare tutte le foglie.
Il tempo scorreva veloce e principalmente era dedicato alla missione primaria dei nostri due progenitori :crescere(quanto bastava) e moltiplicarsi( anche più di quello che bastava).
Adamo nei momenti in cui recuperava le forze ,si diede alla scrittura, e scrisse numerosi saggi e/o romanzi, fra cui i più famosi restano:l’autobiografico”L’uomo deriva dal coniglio e non dalla scimmia” il futuribile”Quando inventeranno la lingerie?” ed il sensazionaldoppiosensistico” Amo lo slot in tutte le sue accezioni”.
In questo periodo,erudì anche Eva nelle varie arti dei numeri,soffermandosi sul 3,”il numero perfetto”come lo chiamava, ed i suoi multipli,ma arrivando ad un massimo di 23,”Poiché” gli diceva”i successivi sono inutili”.
Gli insegnò anche la geometria,le intersezioni e gli angoli,ma sempre con un massimo di 90 gradi.”Perchè” diceva sempre “gli altri angoli sono inutili”.
Eva stava ad ascoltare attenta il suo mentore,anche perchè al suo interno, il Signore aveva installato una importante qualità,che ahimè,le sue discendenti hanno perso nel corso dei secoli:la Fiducia con la effe maiuscola.
Ma un bel giorno ,mentre passeggiavano nel Paradiso tra una moltiplicazione e un’altra,arrivarono nella radura dove era montata la pista .
E mentre Eva stupita chiese “Bella sta cosa! ma cos’è?” Adamo,anche un po’ assuefatto da infinite moltiplicazioni, restò ancora esterefatto dalla bellezza del tracciato e dalle ultime uscite in fatto di macchinine, che grazie ad un servizio di “abbonamento novità”, l’Arc. Gabriele gli faceva recapitare nei box della pista stessa,pur inutilizzata da tempo.
C’erano tutte le ultime novità ,le Gt più avanzate ,le nuove classic,fra cui la Matra Racer e la Chaparral Slot.it(in questo caso la preveggenza non è di Adamo ma dell’autore,e se ci avessi azzeccato ricordatevi di me).
A quel punto,visto che come si suol dire “la curiosità è femmina” ,Eva sbirciando bene la pista pronunciò la fatidica frase : “Perchè non proviamo a giocarci?” Adamo,quasi incredulo, fece mentalmente due conti e pensò:”Piuttosto che aspettare figli maschi,che, devono prima nascere,poi crescere tra infinite rotture di marroni dal momento che non hanno ancora inventato ne i pannolini e neanche i succhiotti,iniziare a slottare,
diventare veloci come il papà, chissà quanti anni passano”.
“Magari provo a vedere che succede a fare un po’ di giri con questa qua (Eva),massimo che vada, la umilierò ,dando ancor più credito alla teoria passata presente e futura che esista un cosiddetto”sesso debole”.
Accese i pannelli solari,diede corrente all’impianto, e prese in mano il pulsante ponendo una macchinina su una corsia.”Adesso ti faccio vedere come si fa Eva,guarda e impara”esclamo orgoglioso,e.....dopo poche staccate, il virus dello slot,che una volta contratto non si può debellare,pur essendo latente da tempo,si rimise in circolo,ed il povero Adamo guidando con abile maestria,non capiva più niente.
Ebbene si,ci sono solo due cose al mondo che danno “dipendenza assoluta”.
Lui,il fortunato,le aveva tutte e due:Lo slot e la........pardon, ed Eva.
Il fumo,l’alcol,le droghe,sono tutte idiozie per deboli e perdenti,le puoi annientare come e quando vuoi. Ma ....Eva e lo slot NO! Una volta che li hai provati,sei finito.
Puoi accantonarli per periodi più o meno brevi, ma prima o poi ci ricaschi dentro ,ed è impossibile sottrarsene.
Così successe al nostro buon progenitore.
A quel punto Adamo chiese alla sua dolce metà(anzi,facciamo 40% dal momento che la parità fra i sessi all’epoca non era ancora conclamata):”Vuoi fare un garetta, Evuccia cara?”.
“Ma veramente,non ho mai provato quest’hobby così futuribile”rispose la statuaria compagna”.
“Comunque,dammi un auto veramente competitiva con sospensioni medie,lasciami prima provare un po’ le varie corsie,con particolare attenzione alle esterne,il funzionamento degli scambi di corsia,e dopo avere scelto la mescola delle gomme che più mi aggrada, poi magari una garettina la possiamo anche fare”.
“?????????????” Pensò Adamo”ma chi è veramente costei?”
Orbene ,dovete sapere che questo fatto, era la giusta premessa per il detto “Il Creatore fa le pentole ma non i coperchi”( E’ vero che successivamente la frase fu commutata con” Il diavolo fa le pentole....ecc. ecc”, ma all’epoca i peccati ancora non erano ancora stati omologati e quindi la responsabilità di creare inghippi alla vita della razza umana non si poteva addebitare ad altri).
Che vuol dire? penserete tutti.
Ebbene,la spiegazione è semplice;per rimescolare le carte e non dare mai nulla per scontato,l’Onnipotente,non solo aveva dotato la carissima Eva delle “solite” armi micidiali, date alle donne da allora in poi per tutti i secoli dei secoli,ma.... l’aveva pure accreditata di un notevole”senso slottistico” ,cioè la capacità innata che tutti noi vorremmo avere, di prendere in mano un qualsiasi pulsante,una qualsiasi auto, ed inanellare giri velocissimi con staccate da brivido come solo un campione mondiale saprebbe fare.
Adamo osservava Eva esterefatto,esplorò velocemente il futuro con la sua ormai famosa preveggenza ,e chiese alla sua fenomenale compagna :” Eva,ma non è che fai Noviello di cognome?,perchè sai.... come nei purosangue arabi,la genealogia ,anche materna ,è molto importante!”.
“Macchè genealogia,fesso,sono la prima donna,di che accidenti cianci?La genealogia, sempre che tu non spari a salve, la facciamo noi, od oltre che essere il primo uomo, sei anche il primo grullo che crede alla cicogna?!?”.
“Vabbè lasciamo perdere” ribadì un ancora incredulo Adamo” Facciamoci un po’ di corsie insieme e vediamo la situazione”.
Eva era velocissima,in poche tornate girava a tre decimi dal record della pista ,ed Adamo allibito la sbirciava indispettito ,anche se pur lievemente attratto e distratto dal fattore “look della slottista” che lui stesso aveva provocato ,distruggendo tutte le foglie di fico del Paradiso.
Nella sua mente pensò:”Prova a guardare questa,mi toccherà fare una faticaccia bestiale per starle davanti.,ma il Creatore doveva farla proprio così abile con le macchinine?”.
Ma si sa,l’Onnipotente legge anche nel pensiero e sentito quanto elucubrava Adamo,apparve subitaneo ed intervenne prontamente.
“Senti un po’ amico...( In realtà noi tutti siamo figli di Dio,ma essendo Adamo il N. 1 in catalogo, e non essendo ancora stati introdotti i peccati vari,l’Onnipotente aveva con lui uno speciale rapporto di amicizia e quindi a volte lo definiva amichevolmente “amico”).
Comunque:”Senti un po’,tu hai voluto questa pista,io ti ho dato uno sfidante, e se pensavi che ti affiancassi una schiappa solo per poi vederti esultare e saltare gridando “Campione del mondo....campione del mondo!!!!”,ogni volta che la battevi,hai sbagliato tutto!”.
“Una cosa che voi uomini dovete imparare alla svelta è che “Non c’è rosa senza spine”, e tu che hai girato per lungo tempo fra i vari giardini del P.T. ,dovresti ben saperlo”.
“Si lo so!” replicò Adamo”ma già a me questa storia della rosa e delle spine non ha mai convinto, e poi permetti,ci sono già cose buonissime e stupende con tante spine tipo i branzini e le orate, e calcolando che ,non essendo ancora arrivati all’età del ferro e quindi non essendo ancora state inventate le posate(micidiale preveggenza!) è praticamente un delirio sfilettarli a mani nude,ci mancava anche la storia delle rose e siamo a posto!”
Ad ogni modo, tornando alla pista,lottando strenuamente,il buon Adamo riusciva a prevalere sulla”di lui costola” seppur per pochissimi settori,fino al giorno in cui....................Eva si rese conto che la pista era digitale,quindi con scambi ed incroci.........e fu la FINE!!!
Voi tutti,attenti lettori,conoscete senz’altro la grande capacità innata nell’essere femminile di saper sfruttare con arguzia tutte le possibilità,anche minime ,che gli si offrono per far fessi noi uomini.
Orbene,da chi volete che derivi tutto ciò? ,ma dalla “prima” di tutte, cioè Eva,la quale a dimostrazione di ciò,imparò a manovrare gli scambia-corsie con una maestria tale che il direttore del traffico ferroviario della Grand Central Station di Chicago, a confronto , sembra Alvaro Vitali in un film di Pierino.
La specializzazione slottistica di Eva era la perversione(tanto apprezzata da Adamo in altri frangenti) con cui si poneva sulla sua corsia prima delle curve, anticipandolo e facendosi tamponare , in tal modo provocava l’uscita della macchinina del suo avversario con conseguente perdita di tempo e quindi sua sconfitta, manche dopo manche.
“Non vale sei squalificata!”Provò a dire Adamo,ed Eva:”Squalificata che?? In base a quali regole?? Vedi forse giudici di pista e/o direttori di gara che ti danno ragione?? Scusa,qui è la mia parola contro la tua!! Eppoi sei tu che mi tamponi uscendo e siccome non sei l’unico a” preveggere” anch’io so perfettamente che in base al futuro codice della strada,chi tampona ha sempre torto”.
“Vedi Eva” replicò un apparentemente calmo Adamo, che invece era sull’orlo di una crisi di nervi.
”Non è che a me non piaccia tamponarti,anzi,ma con lo slot NO! Non c’entra nulla!Qui ognuno deve fare la sua stradannatissima gara sulla sua corsia,punto e basta!”
“Ma,scusa Adamo”obiettò una serafica Eva” A parte che qui nel Paradiso,tutto è in armonia e niente può essere dannato o peggio ancora stradannato, e poi,la pista è digitale,con tanto di scambiettini ed incrocetti,non stanno mica lì per bellezza,vero? Se ci sono...... si adoperano, e se tu non sei capace è ,e resta un problema tuo,chiediamo all’Arc. Gabriele un giudizio tecnico, e poi si decide chi ha ragione e torto.”
Ma Gabriele,interpellato, fu lapidario:”Qui non si tifa per nessuno,la Legge Divina è uguale per tutti e quindi,tu Adamo, sei un pochino più veloce e devi fare con quello che hai, e tu Eva, sei più abile a manovrare il digitale, perciò puoi sfruttarlo a dovere.
Ognuno comunque non prevale totalmente sull’altro perciò....Gentlemen start your engines!”.
La faccenda complicò non poco i rapporti fra i due,cominciarono i primi dissapori,i primi mal di testa,Adamo si ritirava dalle gare sempre più frequentemente ed Eva ,che geneticamente aveva innata l’arte femminea di “tenere il muso”, si vendicava mortificando a sua volta il partner.
Fu così, che un giorno Adamo si rivolse all’Onnipotente, chiedendogli di risolvere una volta per tutte la questione.
“Signore e Padre”esordì ”Qua non se ne può più! La faccenda ha preso una brutta piega e bisogna dargli una svolta. Eva diventa riottosa ogni giorno di più , questa storia della pista digitale ci fa perdere l’armonia, e sempre più spesso quando la cerco,mi risponde con frasucce antipatiche tipo “Ma ora no, ho da fare” oppure” Lasciami perdere ho il mal di testa” e boiate del genere”.
“A parte il fatto che qui non c’è niente da fare ,se non giocare con la pista, e quindi quel“ho da fare” non sta in piedi,io poi, credevo che qua nel P.T.(vi rammento ancora che Paradiso e Poste Italiane sono due cose che non hanno nesso,anzi...)tutto fosse perfetto.
Cioè, non essendo ancora stati creati virus e batteri cattivi, i malanni vari non dovrebbero ancora esistere, e pertanto questa scusa del mal di testa non quadra affatto”.
“Si potrà obiettare che “la terra è tonda quindi non quadra”,ma comunque : quaggiù non c’è peccato originale;non ci sono ancora i sette peccati capitali,che peraltro consentimi,non capisco perchè mai un giorno dovranno essere proprio sette e non sei, dal momento che la lussuria,nello specifico,non mi sembra proprio un gran peccato o quantomeno non tale da essere classificato capitale”.
“Ma ritorniamo sul discorso ,non ci sono peccati di sorta, e quindi accampare sciocche bugiette ,solo per dare fastidio al sottoscritto,è sicuramente infantile e non assimilabile al concetto Paradisiaco del “tutto è perfetto”.
“ A parte le stupidaggini che dici sui peccati”replicò l’Onniscente” Che cosa proponi?”.
“Semplicissimo,o Padre,riportando la pista al suo concetto originale e cioè come l’uomo la inventerà nel ventesimo secolo,ripristineremo l’ordine e l’armonia perfetta in Paradiso.
Per fare ciò sarà sufficiente sezionare ogni corsia,eliminare scambi ed altre dabennaggini che riserveremo fra decine di migliaia di anni ai ferromodellisti ,e ripristinando il concetto di Slot con la esse maiuscola come Dio comanda,cosa che tu sai meglio di chiunque altro, i problemi saranno risolti per tutti i secoli dei secoli,amen”.
E siccome la storia insegna che Il Signore,l’abbiamo già detto, è clemente e misericordioso,lo stesso acconsentì alla richiesta di Adamo e gli chiese:”Va bene figliolo mio,di che cosa hai bisogno?”.
“Fantastico Signore,dunque vediamo mi serve,un dremel,del filo elettrico,pinza, un paio di cacciaviti ed un saldatore”.
“E lo stagno?” chiese il Creatore.
“Lo stagno?”replicò Adamo”Ma il Paradiso è pieno di stagni,io stesso prima che tu mi regalassi quella meravigliosa pista, passavo intere giornate sul bordo di qualche stagno ad ascoltare il gracidare delle rane ed ammirare il galleggiar delle ninfee”.
“Adamo!” tuonò Iddio” Io sono l’Onniscente,ma tu sei un Deficiente! Non quello stagno!
Hai presente quelle macchiette di metallo sciolto dove i fili che arrivano dal pick-up sono attaccati al motore delle tue macchinine? Come pensavi di saldare i fili alla pista? Forse con l’aiuto dello Spirito Santo, che non ho ancora fatto intervenire ufficialmente, per salvare voi futuri peccatori??”.
“Ah ecco!” fece Adamo” Perdonami,non riesco a preveggere esattamente tutto, e poi mica posso aver frequentato la Scuola Radio Elettra di Torino od il Cepu;sono il solo uomo e senza insegnanti, un posto dove apprendere non c’è,tu sei il mio solo mentore.”
Comunque sia,l’Onnipotente fece avere al suo figlio prediletto il materiale per la bisogna, ed il buon Adamo in breve tempo modificò la pista, eliminando quelle che lui(ma anche l’autore di queste pagine) considerava:“diaboliche evoluzioni del concetto paradisiaco di pista elettrica”.
Finito il lavoro si mise ad esercitarsi,pregustando già il momento in cui avrebbe finalmente avuto ragione della avversaria ,che fino a quel momento gli aveva dato del gran filo da torcere, se non sonore mazzate slottistiche.
Eva passava da quelle parti per caso e vedendo la pista in configurazione totalmente analogica si bloccò per osservarla bene. Nella sua ottica,non c’erano più quelle fantastiche congiunzioni di corsie che tante soddisfazioni e tanti allori gli avevano procurato.
Evocò nella sua mente,comunque pre-veggente ,immagini di disastri annunciati.
Pearl Harbour, Caporetto, Dunkerque, praticamente le disfatte più grosse della storia, scorrevano di fronte a lei ed inoltre, essendo cosciente che comunque Pirro (e le sue vittorie) sarebbe stato un figlio dei suoi figli,la faccenda non gli andava proprio giù,per cui si rivolse ad Adamo con un perentorio:”Tesorooo,se pensi di aver fatto una furbata,hai sbagliato tutto,io con questa cavolo(inteso come ortaggio)di pista ,NON CI GIOCO PIU’!!”.
Per Adamo fu una doccia fredda,e fu in quella occasione, che lo stesso si rivolse all’Onnipotente con quella che la storia,magari apocrifa e non canonizzata ,riporta come“L’arringa di Adamo”.
“Signore,guarda questa mia compagna,è bastato solo mettere in forse la sua presunta quanto vanesia superiorità in questo spettacolare Hobby che è lo slot,che ha tirato fuori il peggio di se”.
“Prima già con tutte quelle scusette del mal di testa e il “da fare” ;adesso si permette di dire stop all’unico vero divertimento,a parte il “moltiplicarsi”naturalmente, che hai concesso alla razza fatta a Tua immagine e somiglianza”.
“E non se ne può più!!!”.
“Bisognerebbe porre rimedio a ciò,tipo,non potresti magari creare altre tre Eve in alternativa a questa? Mi sembra che quattro donne per ogni uomo sia una proporzione giusta ed in questo frangente potrei essere un antesignano di un paio di teorie fondamentali della storia dell’uomo ,tipo la romana”Divide et impera” e la teoria evoluta del Maxibon Motta ovvero:“Quattro gust is meglio che one!”.
“In addendo a tutto ciò “l’essere donna” in quanto tale, potrebbe essere ulteriormente perfezionato, dotandolo dell’uso di due sole parole in sequenza e cioè:”Si Padrone!”.
La perfezione di questo teorema, sarebbe implicita al fatto che, solo cambiando una consonante, si può renderlo praticamente universale, in futuro, su tutto il pianeta e cioè: “Si Badrone!” nel caso di Eva o Eve nere o afro-americane e “Si Padlone!” nel caso di Eva o Eve gialle o comunque asiatiche!”.
“Perfetto,no?!?”.
L’Onnipotente ,non sembrò però gradire molto l’arringa di colui che aveva creato(in teoria) a sua immagine e somiglianza e rispose perentorio.
“ A parte il fatto,Adamo,che se ti togliessi altre tre costole per creare altrettante Eve, tu assumeresti la postura tipica di Quasimodo il gobbo di Notre Dame ,perdendo cioè la totalità del tuo sex-appeal ,e di conseguenza ,ponendo a rischio la prosecuzione della specie”.
“Ma poi,questa storia delle quattro mogli per ogni uomo non esiste proprio,e se la mia futura concorrenza la vorrà usare come trovata pubblicitaria,per far preferire altre religioni monoteistiche alla nostra,è un problema loro”.
“La legge n. 9 delle dieci che farò pubblicare fra tanti anni da uno dei miei figli,tale Mosè, (casa editrice Monte Sinai ) recita”Non desiderare la donna d’altri” .
“Così è e così deve restare”.
Adamo subì questa doccia fredda,ma per lui,a dimostrazione di una pessima giornata,le rogne non erano ancora finite.
In lontananza senti chiamare”Adamooo,adamuccio caroooo!!”.
Era Eva che lo chiamava,ma il suo istinto di sopravvivenza, innato come lo sono le branchie per un pesce, gli diceva che :Quando un essere femminile rimpicciolisce o vezzeggia i nomi(Adamuccio nello specifico)e/o antepone o pospone “carooooo”,seguono sicuramente Grosse Grane con le G maiuscole. ed infatti.......
Eva era salita su un albero di mele,l’unico accidente di albero che l’Onnipotente aveva detto di lasciare in pace e soprattutto ,di non mangiarne i frutti.
Invece no,lei,la perfida,si rivolse al suo compagno con un sorrisino malizioso,proclamando“Adamuccio bello,guarda che bella mela,dolce ,succosa,prodotta senza fertilizzanti nocivi per l’uomo e non geneticamente modificata. Se ne mangi una insieme a me ,giuro che giocherò con te con la pista e non avrò più mal di testa,per tutti i secoli dei secoli”.
Adamo reagì con fermezza:” Lascia stare quella mela Eva,non è cosa,e poi perchè proprio una mela?Potremmo mangiare dei fichi”.
“Si capisce” replicò Eva “proprio i fichi , che con il fatto che non hanno più foglie che li proteggono,ed un giorno finalmente dovrai spiegarmi perchè passi tanto tempo a strapparle e bruciarle,sono tutti marci perchè troppo esposti al sole o beccati dai corvi”.
“Va bene” tentò Adamo”Prendi qualche banana,è un frutto stupendo,contiene potassio che regola la pressione arteriosa,fa bene alla vista, e nel tuo caso specifico potrebbe addirittura esserti utile in momenti nei quali io sono stanco e/o depresso”.
“Macchè banana e banane,mangiamo una mela punto e basta, e poi vivremo per l’eternità giocando con le piste elettriche”.
“Me l’ha consigliato un esserino lungo e viscido,tanto tanto simpatico e convincente” replicò Eva indicando un serpentello che si allontanava.
“Brava!” reagì Adamo,al quale però l’idea di giocare per l’eternità con la pista,finalmente analogica,cominciava ad intrigare parecchio.
”E tu vai a fidarti di un tizio,se così si può chiamare, che va in giro vestito da serpente e che ti suggerisce di compiere un misfatto inaudito ,come se noi fossimo dei “polli” qualsiasi. E chi era ?!? Francesco Amadori forse?”.
“E magari aveva pure la lingua biforcuta”.
“ A parte che la storia della lingua biforcuta,in altri frangenti,mi intrigherebbe assai,ma lasciamo perdere” rispose Eva”Ma no,guarda, ho un suo biglietto da visita dove c’e scritto: S.Atana,tentatore e lusinghiere,via degli Inferi 666”.
“Mi ha detto che ha lavorato per anni come angelo,ma poichè aspirava a qualcosa di più,si è messo in proprio con un suo ufficio ed inizia or ora la carriera da indipendente”.
“Senti Eva, a me questa storia della mela non sfagiola proprio,rovistando nella preveggenza,è un frutto che evoca solo disgrazie”.
“Prendi ad esempio la povera Biancaneve, solo per avere accettato una stupida mela ,peraltro senza il bollino Melinda,ci stava rimettendo le penne,e se non fosse stato per il provvidenziale intervento dei fratelli Grimm, che si sono inventati il solito principe che passava per caso da quelle parti,la poveretta sarebbe ancora defunta nella sua bara di cristallo swarovski, provocando così per millenni il pianto dei bambini di tutto il mondo” “ Proprio di tutto il mondo no!” rispose Eva.
“Perchè,no? Sto parlando di bambini” fece Adamo.
“Appunto!” ribadì Eva” I bambini giapponesi,piangono solo per le disgrazie dell’imperatore Hirohito e della sua famiglia, e di Biancaneve non gliene può fregare di meno”.
“Vabbè,lasciamo perdere i particolari Eva” rispose il suo partner “ Comunque sia è un frutto pericoloso. Guarda il povero Isacco Newton,che per intuire la legge di gravitazione universale se ne dovrà beccare una in piena testa, con rischi di fratture craniche e commozioni cerebrali”.
“In pratica l’unico caso finito bene con una mela, è quello del povero Guglielmo Tell ,che solo per mera fortuità e perchè aveva in dotazione una balestra di precisione, datagli in comodato d’uso dal corpo dei Marines,non piantò la freccia in piena fronte al suo figlioletto,nel qual caso avrebbe provocato l’orrore e lo sdegno del mondo intero, sempre bambini giapponesi esclusi, per secoli e secoli”.
Ma Eva insisteva.(il vocabolo stesso lo dice ,essendo un misto tra a) Insiste e b) Eva, appunto:insistEva.)
“Questo signor Atana,mi ha anche promesso che ci fornirà per l’eternità, delle slot”divine” ed un pulsante miracoloso inventato da due santi ,tali San Tagati e S. Avatteri, col quale faremo scendere vertiginosamente i tempi sul giro”.
L’argomentazione era di sicura attrattiva,a tutto il resto si poteva resistere,ma allo slot no! E siccome Adamo era, purtroppo per tutti noi, dotato anche della capacità di scegliere, il desiderio di slottare a livelli sempre più paradisiaci lo trascinarono verso la scelta più sbagliata della storia dell’umanità.
Adamo ed Eva mangiarono il frutto proibito e.............. Immediatamente arrivò l’Onnipotente,che apostrofò i due esserini,fatti si, a sua immagine e somiglianza,ma che alla resa dei conti si erano dimostrati talmente imbecilli,che Lui stesso stentava a crederci.
“Bravi!!! Complimenti!!! Una sola cosa avevo detto di lasciar perdere,e voi che fate?”.
“Comunque ora vi sistemo io. Piste e Slot....Fine!! Ma non solo, i figli dei vostri figli, dovranno aspettare la seconda metà del ventesimo secolo d.c. per vederle di nuovo”.
“Ed inoltre, già che ci siamo: tu donna partorirai con gran dolore e tu uomo lavorerai con gran sudore”.
Eva era troppo affranta ed in colpa per rispondere(atteggiamento che da allora in poi,per l’eternità, caratterizzerà l’essere femminile);ma Adamo abbozzò una pur timida replica:“No signore,lo Slot no ti prego.E poi scusa,considerando che è stata lei a tirarmi in torta con la faccenda della mela,perchè questa disparità di trattamento? La donna,anche ammesso che abbia una decina di figli, se la caverà con ,diciamo, 40 50 ore di dolore in tutta la vita tra travagli e parti,e questo inoltre ,fino al momento in cui inventeranno l’analgesia epidurale,con la quale poi,puff!! fine del dolore per sempre, in piena contravvenzione con le leggi divine”.
“Noi uomini invece.........40 o 50 ore di lavoro alla settimana per tutta la vita,ferie cancellate,straordinari non pagati,per poi magari dopo 50 anni di lavoro,vedersi mangiare la pensione da quelli dell’INPS”.(questa era l’ultima volta che Adamo,cioè l’uomo, aveva l’utilizzo di questa miracolosa preveggenza. Da allora in poi ,a parte Giucas Casella,il mago Otelma e Vanna Marchi,nessun essere umano avrebbe mai più visto in anticipo cosa riservava il futuro.)
“Non è giusto!”.
Ma l’Onnipotente non accettò repliche e concluse:“Così è deciso! L’udienza è tolta,arrivederci e grazie!”.
Fu così che l’umanità precipitò nel buio,le piste elettriche scomparvero per millenni e millenni,la donna iniziò a partorire col dolore(tutte) e l’uomo a lavorare con sudore( non tutti, perchè quelli che lavorano in Siberia a meno 40 gradi,hanno poco da sudare).
In questa immane tragedia, resta solo una consolazione:poteva andare peggio.
E a dimostrazione di ciò, cito il “Paradiso Marziano”nominato all’inizio di questo racconto; Guardate un attuale raffronto tra i due pianeti.
La terra,con la sua rigogliosa natura,ed i capolavori, monolitici e non, costruiti dall’uomo, che per millenni hanno rappresentato la storia del pianeta e vanno dalla grande piramide di Cheope al seno di Pamela Anderson.
Marte ,una pietraia rossa e desertica con aria irrespirabile e velenosa.
Gli abitanti della terra: Uomini e donne,persone più o meno riuscite, che vanno da un minimo di Rosy Bindi ad un massimo di Monica Bellucci e nel caso dell’uomo, da sgorbi tipo Chiambretti a “modelli” tipo Brad Pitt.
Gli abitanti di Marte: ominidi piccoli,verdi , bruttissimi ,calvi e quanto di peggio ci sia.
Ma ,osservando tutto ciò. ci chiediamo spontaneamente:“Che razza di ignobile porcata devono aver combinato Adamo ed Eva marziani nel loro Paradiso?”.

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