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SLOT.IT SLOT.IT CHAPARRAL 2E

ECCO LA CHAPARRAL SLOT.IT IN PISTA !

CHAPARRAL

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Impressionante e coraggiosa.

Non si può definire in altro modo la nuova “creatura” Classic di Slot.it , fondamentalmente per due ragioni:
la prima è per la cura estetica nella riproduzione modellistica, con una definizione di particolari che farebbe arrossire realizzatori di modelli statici venduti a prezzi estremamente più alti; la seconda è immaginare una carrozzeria del genere, dove l’abbassamento del baricentro e la scelta di forme compatibili con le situazioni di gara stanno condizionando le più recenti produzioni della “plastica”, competere nello slot moderno.
Tutto ciò in un periodo dove, in alcune discussioni sui forum, in diversi spingono a trascurare o minimizzare il lato estetico dello slot “plasticaro”, come se questo fosse più un impiccio che altro e dimenticando che negli ultimi anni può essere stato un impulso decisivo ad accrescere l’interesse per lo slot.

Ecco alcuni dettagli dell’abitacolo:

CHAPARRAL

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Ed ecco la “coda” senza l’alettone:

CHAPARRAL

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Certo, la scelta del modello riprodotto è quantomeno coraggiosa, perché ha sicuramente un prestigio ed un alone di “magia” (magari per i più “classici”) da renderlo invitante all’acquisto, ma un alettone posteriore così alta farebbe storcere diversi nasi, sia per via del peso così in alto, sia per la paura di perderne i pezzi durante la gara…….
Per la fedele riproduzione modellistica è sufficiente confrontare le foto della vera 2E e dare un’occhiata a tutte le griglie ed i dettagli che Slot.it ha realizzato con precisione quasi maniacale.
L’alettone “da gara”, da sopra e di lato apparentemente identico a quello fornito a corredo (dichiarato “da bacheca”), in realtà è scavato nella parte inferiore, tanto da pesare solo 1,4 grammi, contro i 2,9 di quello “pieno”. I due supporti sono di dimensioni generose e lasciano presupporre che i veri punti deboli saranno i fissaggi con l’ala e la carrozzeria, che comunque hanno fori abbondanti per poter esagerare con una buona colla….
La carrozzeria è sorprendentemente molto leggera, solo 14,7 grammi, rilevamento della bilancia insospettabile alla vista, ma giustificabile dalla presenza delle tante (e leggere, anche se, caspita, in metallo……) griglie delle prese d’aria, oltre che dallo spessore della plastica ben studiato e calibrato nei vari settori: questo consente una notevole flessibilità e morbidezza, prevenendo facili rotture in caso d’urto e non trascurando i vantaggi in prestazione per la capacità di torsione dell’insieme.

Nel complesso, comunque, il baricentro complessivo risulta essere (ovviamente) più alto delle dirette concorrenti Slot.it Classic, Alfa e Ferrari, e sarà da verificare quanto la grande leggerezza complessiva (in totale 16,1 grammi) potrà equilibrare questo “gap”.

Il telaio è molto stretto, dato che, per la riproduzione fedele, la carrozzeria ha i fianchi in basso molto stondati e rientranti.
Il banchino motore/trasmissione è un side-winder off-set da 0,5 mm.
Nei fori per le due viti della carrozzeria e le quattro del banchino si trovano delle rondelle in metallo che si incastrano in modo stabile nelle apposite sedi del telaio , dando ancor più sicurezza alla posizione della testa delle viti e, soprattutto, prevenendo i problemi lamentati in passato per rotture nel telaio durante l’assemblaggio in fabbrica.
Il foro del pick-up è ben calibrato per una buona scorrevolezza nella rotazione, abbinata ad un’ ottima precisione senza giochi laterali.
Ecco il telaio e l’equipaggiamento di scatola da sopra e da sotto:

CHAPARRAL

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La corona montata di scatola è una 32 denti nera, a differenza della precedente da 34 delle Classic di Slot.it.
No, nessun motivo di strane rivoluzioni regolamentari o altre prese di posizione o migliori sfruttamenti di piste e motori, etc.etc., bensì, come dichiarato dal produttore stesso, perché la 34 “classica” di colore azzurro sarebbe stata brutta a vedersi (meglio definita come “un pugno in un occhio”) e avrebbe vanificato gli sforzi della cura modellistica: il motivo è molto semplicemente estetico, quindi la corona da 32 solo perché è nera.
Cerchi da 15,8 mm. di diametro avanti e dietro.

La gomma posteriore riproduce fedelmente la tassellatura originale; Maurizio Ferrari promette grandi prestazioni dalla mescola utilizzata anche su pista Polistil, ovvero il fondo su cui eseguiremo la nostra prova: verificheremo!

CHAPARRAL

Ma dove può esserci un vantaggio in termini di prestazioni rispetto ai modelli concorrenti?
Il passo slottistico, per esempio: forse un po’ il limite dell’Alfa e della Ferrari, troppo corte per poter essere adatte a qualunque tipo di curva, mentre nella Chaparral la distanza tra il perno del pick-up e l’assale posteriore è di 90 mm., 7 in più della Ferrari, e la distanza tra asse anteriore e posteriore è di 77 mm., 6 scarsi in più della Ferrari 312 PB.
Oppure i passaruota: decisamente abbondanti sulla Chaparral, escludendo qualunque possibile interferenza con la carrozzeria anche con viti molto libere.

Non ci resta che andare in pista, con l’idea di provare prima la macchina “di scatola”, ovviamente senza magnete, per poi confrontarla ad una Slot.it di riferimento, utilizzando lo stesso gruppo banchino-motore completo.

CHAPARRAL

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Ebbene sì, solo per il fascino che la Chaparral emana basterebbero queste immagini, ma siamo a provare anche quanto vale in movimento!

Premessa: la nostra pista Polistil al momento offre un grip eccezionale, il fondo a base oleosa, con le temperature basse del periodo, consente tempi sul giro da record, ma tende a far impuntare i modelli, tanto da dover, per il momento, mettere da parte gomme troppo rodate e appesantire non poco il retrotreno per evitare di cappottarsi negli impegnativi tornanti !
Quindi, penalizzati telai troppo morbidi e carrozzerie troppo alte: riuscirà a dire la sua pur con quell’ala messa lassù in cima ?!?!?!

Intanto un’occhiata, prima di girare in versione “di scatola”:

CHAPARRAL

La metto in pista semplicemente allentando le 4 viti del banchino e le 2 della carrozzeria.
Subito resto ben impressionato dalle gomme posteriori: pur con una pista molto aderente, non mi sarei aspettato di girare subito in scioltezza con delle gomme ben “tassellate” e senza il minimo trattamento, quando ben sappiamo che per un buon grip da noi si deve usare una gomma con la superficie possibilmente “lucida”.
Certo, stiamo usando il 21,5 K Slot.it e con la corona da 32, ma siamo senza neanche un grammo di peso ed un motore non rodato e mi ritrovo a girare con facilità in 11,09 , quando in gara nel nostro Classic si gira sui 10, 2 o 10,3 !!!!
Vi assicuro che per una macchina di scatola non è male.

Incoraggiati dai primi giri, presento il modello di riferimento sulla nostra pista:

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Ecco la rossa, quella “cattiva”, e la bianca in versione “GAS” generalmente guidata dal nostro grande LEO !!!!!!

Prendo il tempo di riferimento con l’Alfa: messa a punto oramai da tempo, ben bilanciata e con motore bello libero, stacco un 10,21 dopo qualche minuto di giri veloci.

Per un test attendibile trasferisco il banchino completo sul telaio principale della Chaparral 2E , al fine di valutare solo la differenza dell’insieme telaio-carrozzeria.
Il “set” comprende, come da nostro regolamento interno, motore Shark 20k, pignone 11d e corona 32d Slot.it, banchino off-set 0,5 mm., gomme NSR Ultragrip incollate e tornite a 20 mm. su cerchi Big-air NSR.

Pur essendo molto facile da guidare e con reazioni molto istintive, non riesco a scendere sotto i 10,82 .
Visto che il modello sembra soffrire un certo impunamento in uscita di curva che causa frequenti ed abbondanti sollevamenti della ruota posteriore interna, appesantisco sui fianchi e sul banchino, oltre alla zona tra l’assale anteriore ed il banchino.
In realtà, visto il comportamento del modello, si dovrebbe pesare sui fianchi e soprattutto davanti alle ruote posteriori, ma……. lo spazio è quello che è e forse sarebbe peggio appesantire in altezza.
La situazione migliora e, oltre a migliorare la stabilità, i tempi scendono a 10,66 .
Non ho ancora provato a ridurre il diametro delle ruote anteriori, dato che sul piano di riscontro non sembrava che fossero troppo in appoggio, invece, montando le solite e finissime Slot.it , ecco che già a sensazione le cose cambiano decisamente e dopo un aserie di 10,38 ecco che stacco un ottimo 10,27 !!!!!!!
Considerando che stiamo parlando di un modello da poco uscito dalla scatola e confrontato con uno stra-collaudato, la cosa è indubbiamente significativa !!!!

Ma, insieme al mio amico Andrea presente al test, potevamo resistere alla curiosità di…… provare a quanto si girerebbe senza l’altissima ala posteriore ?!?!?!?!?!?!?!
Ovviamente….. no , solo pochi giri , giusto cinque o sei, bastano per scendere subito di 17 centesimi, ma il test è fine a sé stesso ed inutile insistere, se non giusto per dare l’idea.

Ecco il telaio alla fine della prova:

CHAPARRAL

In conclusione, modello azzeccato per misure e forme, tutto perfetto per basculaggio, estremamente facile da guidare (l’insidiosa “esse” e le curve ampie si passavano in scioltezza) e prestazioni complessivamente in linea con le altre Slot.it su pista con molto grip, pur considerando che qualcosa si potrebbe ancora limare con la messa a punto, e che in situazioni di tenuta meno estrema, vedi Ninco, dovrebbe avere ancora qualcosina in più.

Ah! Dimenticavo:
per quanto riguarda la robustezza dell’alettone che potrebbe lasciare ai lettori qualche dubbio, dopo averlo incollato con del morbido Bostik “superchiaro” , qualche inevitabile “test” nel test è stato fatto ( vedi = cappottamento ….. ) e vi segnalo che è stato brillantemente superato !!!!!!
L’alettone è rimasto intatto, anzi, è sembrato più un aiuto al recupero dei commissari piuttosto che un impiccio !!!!!!

"Emilio"
Tuttoslot Test Team

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