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TEST NSR

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NSR ABARTH 500 ASSETTO CORSE

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Il test si è svolto in due fasi. Statico: da Magione nella sede di Tuttoslot con la vettura fornita direttamente da NSR, a cura di Massimo Cellini; Dinamico: da La Spezia presso il GAS La Spezia, con una vettura fornita da Musicar, a cura di Emilio Simonini.

Un po' di storia
Presentata ufficialmente in occasione della Mille Miglia edizione 2008, destinata alle competizioni su pista, la Abarth 500 “Assetto Corse” si presenta in pieno stile racing come dimostra un motore 1400 cc, 16 valvole e 190 cavalli di potenza, oltre a carreggiate allargate, cerchi in lega leggera racing da 17’’ di colore bianco, assetto ribassato, specchietti sportivi da competizione. Nel dicembre 2008 viene utilizzata nella "race of champions" allo stadio di Wembley, dove è stata condotta in gara da piloti del calibro di Michael Shumacher David Coulthard, Andy Priaulx, e il campione del mondo rally, Sebastien Loeb, che si è aggiudicato la corsa. La Abarth 500 Assetto Corse si è dimostrata veloce e stabile, districandosi molto bene nel tracciato lungo circa 1 km ricavato all’interno dello storico stadio.

ASSETTO CORSE

La Abarth 500 “Assetto Corse” propone un frontale aggressivo che ospita il badge con il logo Abarth e, al di sotto di questo, il paraurti allargato e completo di spoiler aerodinamico e di griglie serigrafate che sostituiscono le mascherine di plastica della versione di serie. Sul cofano, oltre ai classici ganci “ferma-cofano”, si trovano le due prese d’aria in carbonio che ospitano lo Scorpione. Inoltre, la parte posteriore della vettura è caratterizzata dallo spoiler alare di colore bianco, il badge con logo Abarth e il doppio scarico. Infine, in piena identity Abarth, sulle fiancate il logo con saetta che rappresenta l’immagine “racing” del brand e il tetto, con la banda rossa e quattro scacchi bianchi, proprio come sulla Abarth 850TC degli anni 60.

ABARTH

Internamente la Abarth 500 “Assetto Corse” è fornita di roll-bar omologato per le competizioni, completamente svuotata, per renderla più leggera e veloce, la vettura pesa circa 120 kg in meno rispetto la versione stradale. Il sedile anatomico, il volante (specifici “racing”) rendono la Abarth 500 “Assetto Corse” una vera vettura da competizione, piccola e dal carattere grintoso. Ma con qualcosa in più: infatti, è stata pensata per avere costi di gestione bassi. Quindi, Abarth torna a rendere le corse accessibili facendosi promotrice di una vera e propria “democratizzazione” delle competizioni come dimostrano il Trofeo Abarth 500 Selenia e un Trofeo Abarth 500 Selenia-Europe, i due campionati promozionali riservati proprio a questa vettura.

IL NOSTRO TEST

Eccoci alla parte statica del test.
Scatola classica NSR, ma salta subito all'occhio il logo Abarth, che certifica la riproduzione fedele del modello. Sappiamo benissimo come Abarth tenga alla qualità nelle riproduzioni e prima di dare la licenza d'uso devono essere certi della fedeltà.

abarth

Apriamo la scatola, non vedevo l'ora, e subito salta all'occhio la bella riproduzione con moltissimi dettagli estetici e la grande dovizia di particolari presenti. Molte le "cromature": le maniglie delle portiere, il sopratarga posteriore, gli scarichi e addirittura i ganci di traino (ovviamente racing) anteriore e posteriore. Questi ultimi composti in due pezzi e pertanto amovibili come i veri. Da verificarne la resistenza agli urti.

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Bello l'effetto dei fari, comprese le posizioni, in plastica trasparente che danno l'effetto reale e soprattutto il gruppo fanaleria posteriore che, come nella realtà è in parte rossa e in parte trasparente. Scorpioni presenti 4. I due delle calandre e uno per ogni fiancata, questi ultimi si distinguono per la freccia che contraddistingue le versioni "racing". Tutti piccoli, molto discreti ma di bell'effetto e tutti ben tampografati. Svettano bene le due prese d'aria in plastica nera poste sul cofano anteriore, anche se la sinistra sulla macchina vera è fatta con una presa naca e non grigliata. All'anteriore si fa notare la griglia di raffreddamento del motore, con altre due piccole ai lati davanti alle ruote che servirebbero per raffreddare i freni, se solo questa ne avesse. Mi piacciono i tergicristalli. In plastica nera in rilievo, ma incollate al parabrezza, almeno siamo sicuri che non si staccano, come in altri modelli.

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Specchietti laterali in plastica, ma estraibili. Pertanto obbligatorio toglierli prima di scendere in pista, pena la rottura. Non sono certo gli specchietti della clio, ma effettivamente sono anche riprodotti bene, anche se manca la "spennellata" di colore per simulare la superficie riflettente. L'alettone mi ricorda molto, per gli attacchi e la robustezza, quello della clio e riporta sulla parte superiore una bella scritta, tampografata, Abarth, la stessa, però in negativo, posta sul parabrezza come parasole. Molto ben fatte le tamponature, nel modello in mio possesso nessuna sbavatura è presente. Queste sono composte dalle scritte Abarth su sfondo rosso sulle fiancate e la croce rossa con le scritte Abarth sul tetto. All'interno si nota bene il pilotino. Tre i colori usati: il bianco del casco e i guanti, l'azzurro della tuta e il nero delle cinture e della visiera del casco. Altri particolari che svettano: il rosso estintore e il pomello del cambio cromato. Ben fatto anche il roll bar a gabbia. Quest'ultimo tutto nero.

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Il sistema di fissaggio della carrozzeria al telaio è l'ormai classico NSR, cioè due sole viti all'anteriore e un incastro al posteriore che va ad incastrarsi sul portatarga.

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Per chi la userà con il magnete sono state previste ben tre posizioni. Da massima tenuta, tutto dietro, a divertimento senza troppe uscite, spingendolo nel buco più anteriore. O meglio: da praticamente incollata alla pista a macchina divertente e guidabile. Una tipologia di utilizzo al quale sono molto abituato e che si fa apprezzare per la modularità vista l'utenza prettamente composta da neofiti del servizio di noleggio piste di Tuttoslot.

500

Il test in pista

SCHEDA TECNICA
DIMENSIONI
Lunghezza 120 mm
Larghezza 56 mm
Altezza 46 mm
Dist. Assi 74 mm
Dist.asse post
pickup
86,5 mm
PESI
Carrozzeria 19 Gr.
Auto completa 69 Gr.
TECNICA
Motore NSR Shark 12v 20000 rpm
Trasmissione Sidewinder
Assale ant. Acciaio alta scorrevolezza
Assale post. Acciaio alta scorrevolezza 50 mm 3/32"
Trazione Posteriore
Cerchi 17 mm No Air Ant. - 17 mm No Air Post.
Pneumatici 19x8 mm No friction Ant. - 19x8 mm Supergrip Post.
Pick-up Low profile a libero scorr. verticale

Prima di tutto, un ringraziamento doveroso a Musicar per aver messo a disposizione l’esemplare in prova.
Premessa:
la nostra pista Polistil è in un momento “stagionale”di forte grip, per cui l’impuntamento è il problema attuale nella stabilità (non a caso, in diversi rispolverano gomme con meno grip………) e questo teoricamente potrebbe mettere in crisi la 500 Abarth, viste le dimensioni (stretta e corta, nonché alta di carrozzeria) ed il fatto di avere un telaio decisamente morbido.
L’uso gomme posteriori Supergrip di scatola non incollate dovrebbe essere favorevole, dato che hanno comunque meno grip delle Ultragrip, da noi adottate per regolamento generale come mono-gomma.

la spezia

Vediamo qualche dettaglio sulle caratteristiche costruttive del modello.
Trasmissione side-winder (il banchino è lo stesso di Porsche 917 e Ford MKIV), rapporto 11/32.
Telaio molto morbido, decisamente indirizzato per pista Ninco.
Carrozzeria abbastanza leggera, alla bilancia ho rilevato 18,3 grammi, nel modello in mio possesso con gli adesivi, comunque abbastanza alta e stretta, per ovvi motivi di riproduzione modellistica; il fissaggio al telaio avviene posteriormente per incastro con un “gancio” in corrispondenza della targa posteriore, anteriormente con due classiche viti.

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In stile NSR, la carrozzeria appoggia sul telaio, quindi il basculaggio è molto “naturale” e senza possibilità di interferenze, anche se posteriormente non è regolabile e bisogna “accontentarsi” di quello stabilito dal produttore in fase di progettazione.
Le ruote e le gomme anteriori sono dimensionate per essere in appoggio sulla pista, verificherò in pista se riducendone il diametro ci saranno miglioramenti.
Provando “a tavolino” diverse regolazioni delle viti del banchino, noto che la gomma posteriore sx, quella opposta al lato corona, può interferire con la parte interna del telaio principale se si allentano eccessivamente le viti: nell'eventualità ciò richiederà l’aggiunta di un distanziale tra cerchio e bronzina.
Aggiunti questi piccoli dettagli…………. andiamo in pista !!!!!

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Mettendo il modello in pista, subito dopo una gara con macchine basse e lunghe, l’effetto ottico crea lo scompiglio nei presenti, ma appena si inizia a girare, a dispetto delle sue dimensioni, non dimostra di essere particolarmente in crisi, a parte la tendenza ad impennare in uscita dalle curve: sulla nostra pista, grazie ad un generoso circuito elettrico, i 12 volts sono belli presenti sempre ed ovunque, per cui, contestualmente al grip delle ruote posteriori, senza pesi aggiunti, il modello alza il muso in accelerazione, se non bilanciato.
Il 20k si dimostra più che sufficiente per dare i giusti “brividi”, un ipotetico utilizzo del 22,4k sarebbe stato decisamente eccessivo………
Già in queste condizioni non perfette si scende tranquillamente sotto i 12” al giro, con una certa tranquillità e costanza di guida, anche se diverse curve ampie, pur senza uscite, si fanno su due ruote!!!!
Provo a stringere, quasi a bloccare, le due viti laterali del banchino e la tendenza del retrotreno a saltellare in uscita di curva (tipico dei telai “soft”) si riduce notevolmente.
A questo punto, urge un po’ di piombo!!!
Un pezzetto dietro al pick-up, per contrastare la leggerezza dell’avantreno, e due strisce sui fianchi, per compensare l’impuntamento del retrotreno.

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I tempi scendono decisamente, si gira subito mezzo secondo più veloce; inoltre, cosa molto importante, il modello diventa molto più facile da guidare e, di conseguenza, ancor più divertente.
L’effetto visivo attira ancor di più l’attenzione del pubblico presente, ma si può far di meglio, senza stravolgere i componenti di serie del modello?
Dato che in uscita di curva il grip è sempre un po’ eccessivo e si registra ancora qualche leggero e noioso saltellamento, aggiungo un altro pezzo di piombo sul banchino subito sotto l’assale posteriore: il miglioramento è ancora più deciso, sia nei tempi, che ora sono intorno al 11” 30 , sia nella stabilità complessiva.
Provo, allora, a sostituire le gomme anteriori con un tipo più basso delle originali, ma il modello, pur senza sostanziali variazioni nei tempi sul giro, sembra piuttosto preferire il precedente maggior appoggio.
In definitiva, estetica che “cattura” di sicuro e modello molto divertente!

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Massimo Cellini ed Emilio Simonini
Tuttoslot Test Team

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