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 Chiamiamolo ... potenziometro

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Sparatutto Inserito il - 25/02/2012 : 17:32:44
Volevo sottoporvi questa soluzione tecnica per le resistenze dei pulsanti.
Non so se sia nuova o meno, se qualcuno ci abbia gia' provato.
Io lancio la pietra ... Emilio, la raccogli?

http://www.amvslot.it/potenziometro.htm

20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
steve112 Inserito il - 02/03/2012 : 12:21:41
che tipo di ostacoli meccanici?

Io pensavo solo alla tanto bistrattata "percorrenza in curva"...

Sparatutto Inserito il - 02/03/2012 : 12:11:27
Esatto Emilio, mai accontentarsi!!!

Babdog, non e' questione di ultratecnico ...

Io non ho MAI comprato un pulsante ... analogico nei miei 6 anni di carriera.
Ma qualche mese fa sono passato alla meccanica MB e finalmente ho finito di disperare con problemi di ritorno del grilletto (prima usavo un turbo come meccanica).
La parte analogica l'ho fatta io e mi trovo bene non la cambierei mai se non per una soluzione a micro che come steve anche io ho provato e fatto provare a persone col dito ...

Un potenziometro avrebbe solo il vantaggio di aiutare e evitare certi ostacoli meccanici a mio avviso ...
steve112 Inserito il - 02/03/2012 : 09:15:27
Riprendo il discorso,,

Dopo mesi che uso pulsanti con potenziometro, e chi mi conosce puo' confermarlo, non ho mai avuto problemi di funzionamento e di consumo del potenziometro.
Il costo del mio non arriva a 3 euri, quindi anche se schiantasse ora non sarebbe un problema.

Ma io lo uso con un microprocessore, quindi con pregi e difetti dello stesso.
Per testare il discorso con circuiteria normale (transistor resistenze rele') ieri sera ho messo insieme un circuitino con una manciata di componenti...

E uno dei miei Parma con inserito un normale potenziometro (gia' ampiamente sfruttato con alle spalle 2-3 garette e ore di prove libere).

Il funzionamento e' perfetto, la fluidita' e' addirittura maggiore che con il mio pulsante a microprocessore (che ha 100 step).

Ho anche altri pulsanti (mb-slot.it) ma con il transistor unito al potenziometro si ottiene una fluidita' senza uguali.

Ora bisognerebbe capire se questa fluidita' con un dito "Bono" comporterebbe qualche vantaggio, ma sicuramente e' una cosa fattibile e a basso costo.

Qualche ipotesi in merito?

Un saluto

Steve







batdog Inserito il - 29/02/2012 : 11:19:12
Ti posso capire, ma la penso diversamente; ci sono dei limiti che bisogna accettare (tempo e denaro, soprattutto) ed il fatto di non fare continui cambiamenti importanti permette di puntare a migliorare la tecnica di guida
EMILIO Inserito il - 29/02/2012 : 11:13:27
Caro Batdog, mai accontentarsi.......... anche nello slot........


Emilio
batdog Inserito il - 29/02/2012 : 10:55:16
Vista la complessità della questione e considerato che il sistema tradizionale a contatti "discreti" ha il vantaggio che una piccola variazione della posizione del dito (stress della gara, fatica, etc) non produce effetti "deleteri" e che la scorrevolezza/fluidità del comando si può ottenere anche riducendo la distanza tra i contatti della basetta, probabilmente (opinione personale) il gioco non vale la candela a parte il fatto di avere un pulsante ultra-tecnologico.
EMILIO Inserito il - 29/02/2012 : 09:51:16
Cross ha scritto:

Per Emilio.
La corrente "potrebbe"essere irrisoria; dipende da come è concepito il circuito.
Sui miei pulsanti, ho sperimentato varie soluzioni, anche alcune dove la potenza passa in parte sulle resistenze (cerco sempre di fare qualcosa di "mio", senza copiare, quando è possibile).
Ripeto: la durata potrebbe non essere un problema.
Un corto circuito, invece, potrebbe bruciare le piste in un attimo; un corto circuito, quando si viaggia "bassi" è molto frequente.
E' un sistema molto delicato, perchè la pressione sui braccetti di contatto (dorati) è bassissima; lavorano, come ho scritto"ad unghia", cioè come se un'unghia raschiasse lo strato in carbone (o era inchiostro? non mi ricordo più).
L'idea è comunque interessante.

Cross


Infatti, la scelta della circuitazione elettronica dovrebbe essere per un basso assorbimento sul pilotaggio.
Comunque il rischio malfunzionamento incombe sempre, la meccanica andrebbe studiata minuziosamente.

Emilio
Cross Inserito il - 29/02/2012 : 07:49:01
Per Emilio.
La corrente "potrebbe"essere irrisoria; dipende da come è concepito il circuito.
Sui miei pulsanti, ho sperimentato varie soluzioni, anche alcune dove la potenza passa in parte sulle resistenze (cerco sempre di fare qualcosa di "mio", senza copiare, quando è possibile).
Ripeto: la durata potrebbe non essere un problema.
Un corto circuito, invece, potrebbe bruciare le piste in un attimo; un corto circuito, quando si viaggia "bassi" è molto frequente.
E' un sistema molto delicato, perchè la pressione sui braccetti di contatto (dorati) è bassissima; lavorano, come ho scritto"ad unghia", cioè come se un'unghia raschiasse lo strato in carbone (o era inchiostro? non mi ricordo più).
L'idea è comunque interessante.

Cross
ciaky Inserito il - 27/02/2012 : 22:34:47
Forse si potrebbe combinare qualche cosa di utile abbinando due carboni con pastosità differenti ed evitare le abrasioni dovute allo sfregamento del contatto, non è una cosa del tutto nuova ma si può usare il carboncino, io lo uso nei pulsanti che costruisco, devo dire con discreto successo.
Applicare lo stesso principio su un film resistivo potrebbe essere possibile, magari anche quello proveniente da un potenziometro lineare, rimane il fatto che le correnti debbano essere minime.

Prova....
Sparatutto Inserito il - 27/02/2012 : 21:39:38
Adoro i piani ben riusciti!!!!

Sono contento che ci sia anche qualcuno che la pensa come me!!

Emilio, e' proprio li' il problema ... bisognerebbe farsele fare!!!! :-)

O trovare uno sponsor!!!!!!!!
Steve, rotazione, sforzo, braccio del cursore .... tutto da inventare ... e' li' il bello dello slot ... non restare radicati a tradizioni ... io avevo persino provato con un accelerometro!!!!! :-)


Ma magari ora con un giroscopio ... ma non usciamo dal tema!!!


EMILIO Inserito il - 27/02/2012 : 14:38:52
Per ridurre l'attrito si potrebbe pensare anche ad un cursore con cuscinetto, credo che con il rotolamento il consumo sarebbe ancora ridotto, anche se bisognerebbe verificare la conduttività.

Tutto sta a trovare 2-4 cm. di pista con 40/60 ohm, mi era capitato anche di vedere degli slider ad altissima scorrevolezza.

Per Maurizio: la corrente che ci passerebbe sarebbe irrisoria (per pilotare un transistor), per quello non vedo problemi.

Emilio
Cross Inserito il - 27/02/2012 : 13:10:01
Ciao Sparatutto,
la tua idea è molto interessante.
Mi è capitato di utilizzare per lavoro delle basette come quella che proponi; il funzionamento è assolutamente eccezionale.
Il contatto era puntiforme, mediante 3 braccetti messi "a unghia", proprio a raschiare la superficie conduttiva; la pressione di pochissimi grammi, per una vita garantita, senza decadimento dei valori di resistenza, di 6 milioni di manovre.
Vuol dire che, ammettendo una deriva contenuta dei valori elettrici, si potrebbe arrivare a 9 milioni di manovre.
Probabilmente, equivale ad una vita di circa 15/20 anni di uso slottistico.
L'impiego era (ed è tuttora) su un comando di sicurezza di carrelli elevatori.
Fin qui, tutto bene.
Il problema è che la regolazione della pressione del contatto deve essere assolutamente precisa, e non "fatta ad occhio"; una piccola deformazione dei contatti può compromettere in poco tempo il funzionamento.
Altro problema è la corrente che può passare, anche se potrebbe essere sufficiente per un pulsante elettronico.
L'ultimo ed il più grande dei problemi: la durata eccessiva!!!
Nessuna ditta vorrebbe mettere in commercio un dispositivo "eterno".

Cross
steve112 Inserito il - 27/02/2012 : 09:00:19
[red]Sparatutto ha scritto:
Perche' ti lascia perplesso il PCB con deposizione, e' lo stesso principio ...


il principio è lo stesso, la differenza è nel contatto strisciante standard .
La forza che quest'ultimo dovrebbe per forza di cose esercitare sul carbone depositato risulterebbe elevata, quindi produrrebbe grossi attriti.

La velocita' di scorrimento sul carbone depositato è maggiore visto lo spazio maggiore da percorrere tra 0 e max del pulsante, quindi maggior attrito anche in questo caso...

Ma occorrerebbe un prototipo per avere un riscontro effettivo...

Sparatutto Inserito il - 27/02/2012 : 08:50:20
Ciao Steve, speravo intervenissi anche tu!!!

Mi ricordavo della tua prova con il potenziometro come perno!!!

Io sono riuscito a spezzare una vite d'acciaio del grilletto, non potrei mai usare un potenziometro rotativo come perno!!!

Perche' ti lascia perplesso il PCB con deposizione, e' lo stesso principio ...

Ciaky, non nego che sia piu' delicato ma non lo vedo "cosi' delicato".

Provero' e vi faro' sapere!!! Se trovo uno slider dei valori giusti!


steve112 Inserito il - 27/02/2012 : 08:21:49
Dico la mia...

E' piu' di 6 mesi che utilizzo un pulsante Autocostruito con un potenziometro lineare da ben 2.5 euri..

Non presenta ne' ha mai presentato difetti oppure incertezze, nonostante ore ed ore di prove e qualche garetta.

Non penso che sia un caso, e il costo del ricambio e' irrisorio..

A mio avviso e' preferibile a qualunque contatto strisciante, mentre una realizzazione ad Hoc con stampato e carbone depositato mi trova molto perplesso.

Un saluto

Steve


ciaky Inserito il - 26/02/2012 : 22:47:04
Mi dispiace davvero contraddire quello che sostieni, concordo con tutto quello che ti spiegano Batdog ed Emilio, in effetti i potenziometri lineari a film sottile di carbone non sono adatti a sostenere gli stress e le sollecitazioni, a cui noi sottoponiamo i nostri cursori......

Fidati
Sparatutto Inserito il - 26/02/2012 : 20:46:22
Batdog, non ho mai fatto RC agonistico (automodelli intendo sempre) ma credo che anche li' si sgrilletti abbastanza ... Il costo di un radiocomando comunque non credo sia il potenziometro ma piu' memorie apparato radio e altro, ma ripeto e' un mondo che non conosco nel dettaglio ...

Io purtroppo non ho le posibilita' tecniche meccaniche per provare questa idea, ma sono sicuro che sarebbe "diversa". Per la durata se ne puo' discutere, tutto dipenderebbe dal costo del ricambio ... infondo una corona in plastica in line si cambia spesso ... e se il costo fosse paragonabile ma garantisse piu' fluidita' nella guida, non ne varrebbe la pena?

batdog Inserito il - 26/02/2012 : 11:24:07
Ho fatto aeromodellismo RC per qualche anno e se avessi mosso lo stick del radiocomando per tutta la sua corsa per 20 volte in 15 secondi, probabilmente l'aereo sarebbe impazzito.

Un radiocomando serio costa molto di più di un pulsante serio da slot ed ha componenti di qualità superiore. Credimi.
Sparatutto Inserito il - 26/02/2012 : 11:17:23
E faccio un'ulteriore aggiunta ... nell'RC i radiocomandi con cosa sono fatti? Potenziomeri rotativi a carbone ....
batdog Inserito il - 26/02/2012 : 11:16:33
Sparatutto ha scritto:

@ batdog - Usare potenziometri a filo e' solo piu' costoso se passa "segnale" e non "potenza". Lo strato di carbone o il cermet addirittura han prestazioni molto piu' elevate. Credimi.

Nei pulsanti elettronici, dove di norma il potenziometro regola segnale (come dici, per l'appunto), il fattore determinante dovrebbe essere la qualità in rapporto al prezzo.

Un potenziometro economico a filo è più robusto di uno economico a carbone e se ne trovano a 5/7 euro; se vuoi un cermet spendi di più.


Non credo che un mixer da DJ sia meno "frustato" di un pulsante slot.

Ho fatto un pò di conti basandomi sulla pista dell'Arci di Roma che conosco bene: in un giro si fanno circa 16/20 movimenti da zero a fine corsa e tralascio gli stili di guida "gas/rilascio".

In 5 minuti di manche si fanno almeno 20 giri ed in 4 manche sono un totale di circa 1300/1600 movimenti pieni del contatto mobile in meno di mezz'ora; non credo che un DJ possa agire con maggior frequenza su un medesimo potenziometro del suo mixer.

Bisognerebbe stimare il costo del "ricambio"

Bisogna stimare anche la "rogna" di doverselo cambiare e dell'eventuale costo se lo si porta al negozio per l'intervento.

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