V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Gio Care |
Inserito il - 18/06/2023 : 10:15:10 Buongiorno slottatori accaniti finalmente di nuovo in pista dopo il periodo di astinenza imposto dalle regole domestiche ! Questa volta però con una divertente sfida a cominciare dal progetto in spazi ridotti predisposti al quotidiano, ovviamente ove vi sia la tolleranza dell’opposizione , per fortuna nel mio caso una moglie molto comprensiva. Premetto che, pur non avendo animali domestici che regalano manate di peluria avviluppata a trasmissioni, assali ecc, in questa seconda fase „matura“ della pista (la prima tanti anni fa sempre e solo su pavimento, al massimo con tappeto d’inverno) mi sono imposto di guidare seduto comodamente su una cadrega ( o scrania se siete in Emilia ), sfruttando la miniaturizzazione della scala rispetto alla mia vecchia Polistil 1/32. La prima fase è stata individuare uno spazio che questa volta non impegnasse l’unico tavolo papabile con le debite estensioni ( pratici ed economici tavoli pieghevoli da tappezziere - il saliscendi sopra il matrimoniale era una bella idea alternativa ma avrebbe potuto innescare gelosie pericolose ). La seconda sfruttare tutto quello che c’era a disposizione in loco, compreso un lungo calorifero sotto la finestra che ora è spento, tavolini, cassapanche, perline e quant’altro disponibile per incastrare una superficie piana in una zona poco battuta della stanza.
La terza integrare il tutto in maniera carina per evitare di avere un banco del mercato in soggiorno, spendendo il meno possibile ( prato finto a pelo corto = 7€ rotolo 2x1, ne ho presi 2 ). Per tavole, assi, pannelli mdf di recupero cercate nei ritagli e avanzi di segheria presso un centro bricolage, si fanno ottimi affari ( mdf da 5 mm 60x80 1€ cad. utilissssssimo per livellare ) e si trova di tutto. Evitate roba troppo lunga e ingombrante che sarà poi difficile da camuffare in casa. Il trucco di base è un modulare componibile.
Con la cura estetica spero in una ancora maggiore tolleranza coniugale e vi assicuro che anche il rumore delle auto in corsa diminuisce parecchio ! Un ibrido tra impianto fisso e mobile, minimale ma decoroso. Personalmente non amo particolarmente ponti e sopraelevate, ne per le rogne tra le giunture ne per la riduzione della visuale, ma ognuno può fare come vuole nello spazio a disposizione. L’importante è che tutto sia velocemente montabile e smontabile . A parte i tavoli da tappezziere che sono in sottile mdf che tende con il tempo a deformarsi, la cassapanca e il tavolo sono belli robusti e sono stati un valido appoggio per arrivare a montare nei punti più lontani. L’obiettivo è un bel pistino per testare le ghost digitali, dopo il test di quelle analogiche relativo al post „traffico in pista“.
Primo tentativo: 15 mt. circa, lunghi rettilinei da 2,80 mt. e semplici sopraelevate
Il rispetto del tavolo da pranzo è piaciuto molto a tutti ! Tracciato completo di allunghi considerevoli e misto impegnativo. Però ho sbagliato la posizione per la CU, troppo poco spazio per i piloti persino in solitaria! La visuale era ottima su tutto il tracciato a patto di restare rannicchiati sotto la parte spiovente di soffitto…. E una colonna !
Secondo tentativo : 12 mt. circa, con una piacevole novità : 4 curve raggio 3 trovate usate, quelle da 6 corsie !
Un tracciato abbastanza veloce anche in curva, con la postazione di guida decisamente migliorata. Gli scambi digitali sono posizionati più o meno negli stessi punti per facilitarne l’uso, non proprio immediato se si arriva dalla Go. Il colore rosso è molto discutibile ( ho già trovato uno smalto all’acqua nero satinato ! ) pensato probabilmente per maggior visibilità dei piloti più piccoli. Ed ecco il risultato finale
I cordoli aggiungono un tocco veramente professionale oltre ad essere fondamentali per auto con modifiche al magnete. Un ottimo investimento davvero…e l’effetto a 6 corsie è super, spero di trovare presto altre curve 3 usate ( nuove costicchiano…), rispetto alle normali permettono velocità vicine a quelle dei rettilinei e aumentano le possibilità di affiancamento carreggiate, utile quanto i cordoli.
Tutto pronto per il test ghost digital 143 che aggiornerò nel post „traffico in pista“… con ben 2 opzioni
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20 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Gio Care |
Inserito il - 10/03/2024 : 14:24:52 Dopo la versione 2.0 ( proiettore in alluminio ma sempre con struttura portante in plastica ) ecco la 3.0, full alu ( viti a parte). Il palo telescopico ( alto tutto chiuso 150 mm e la prolunga estraibile aggiunge altri 100 mm ) rispetta meglio la scala con misure di 8x1 mm ( l’elemento interno è da 6x1 ) e il profilato è un 8x8. Le staffe per i proiettori, questa volta con tubo da 20 mm sempre alu, sono ricavate da un profilato in alluminio ad „L“ da 25x25, larghe circa 8 mm e forate opportunamente con punta da 4. 4 led testa corta da 8 mm e 1/2watt sono inseriti su un tondino da 18 mm , una fetta spessa 3/4 mm e forata con punta da 1 mm per i piedini passanti. Questo adattatore è la chiave per la sostituzione facile di ciascun led in caso di problemi, essendo oltretutto inserito solo a pressione ( morsa ) all’interno del cilindretto in alluminio, lungo in questa versione 25 mm. Piena indipendenza di ogni proiettore e „ ottica“ grossomodo calcolata in proporzione alla lente del led, ne fanno un sistema molto vicino ai reali proiettori usati in spettacoli ed eventi live. Tra il corpo del proiettore e la staffa, ma anche tra la staffa e il traliccio, ho inserito un O-ring per „ frenare“ i movimenti senza stringere esasperatamente le varie viti, specie quelle in ottone ( non le ho trovate in alluminio) che mordono nel foro filettato da 4 praticato sul fianco del corpo illuminante. L‘ estensione in altezza viene bloccata con una copiglia nei fori passanti del palo di sostegno. Allo studio un piccolo plinto in cemento colato direttamente bello liquidò in un vasetto in plastica tipo yoghurt o simili con al centro un pezzetto di tubo con diametro interno da 8, adatto quindi ad ospitare il piede del traliccio….massima libertà nella forma, un discreto spessore ( 20/30mm) garantirà un peso sufficiente alla stabilità. Il diametro del plinto dipenderà dal traliccio, che in questo caso è per 4 proiettori ed è lungo 150 mm. 100 mm dovrebbero bastare, anche meno se si realizza una versione a 2 soli proiettori. Qualche foto per capire meglio come farseli…
Nota : anche questi led lavorano egregiamente a soli 3 volt ( nominali 3,3) , potrebbero essere perciò alimentabili anche con 2 stilo tipo AA da 1,5 volt in serie ai piedi del lampione, eliminando così tutti i cablaggi che nella mia pista laboratorio creano un groviglio in continuo aumento…sempre in attesa di un impianto centralizzato più versatile di quello attuale |
Gio Care |
Inserito il - 28/02/2024 : 19:39:50 I nuovi proiettori sono pronti e qualche prova comincia a dare i primi risultati, utili per molti parametri da calcolare per realizzare un impianto luci su misura. In questa versione ( arricchita dal corpo in alluminio sempre da 25 mm. così basta lucidarlo per avere all’interno una “ cromatura” perfetta ) ho accorciato a 20 mm la lunghezza del cilindro rispetto ai 30 degli spot da terra. Si crea un cono di luce molto più ampio e due lampioni da 4 ciascuno coprono una bella fetta di pista, supportati comunque dalle strisce led rgb a bordo pista. Per restringere il cerchio di luce a terra basta diminuire l’altezza del palo, con l’ulteriore vantaggio di aumentare l’intensità luminosa di ogni singolo proiettore. L’obiettivo è lasciare alle strisce led azzurrate il compito di creare un effetto notturno diffuso e con gli spot evidenziare carreggiata e particolari sul tracciato. Le piccole batterie da 4 a terra sono poco potenti e vanno posizionate molto vicine al soggetto da illuminare. I consumi : attualmente ho per tutti i led 2 alimentatori originali da 700 ed uno da 350 mAh, che con i volt tra 2,9 e 3 lavorano circa al 50% ognuno. Ho posizionato 3 scatoline di derivazione e ad ognuna ho collegato tutte le luci nelle immediate. Ho anche un po’ di margine per aggiungere eventualmente qualcos’altro
Manca però ancora una cosa da risolvere…un piede per il traliccio, se non non si è autorizzati a mettere un tassello nel pavimento |
Gio Care |
Inserito il - 23/02/2024 : 22:21:13 Ciao Gil, Grazie !!! Conoscevo watt, EV e lumen, ma le millicandele…l’ultima persona che ho sentito parlare di luce in rapporto alle candele fu mia nonna…! Nell’ immaginazione di bambino mi sono accontentato di credere che fosse soltanto un modo di rappresentare la potenza luminosa di quelle vecchie lampadine con equivalente numero di candele accese per ottenere quell’intensità luminosa… Incuriosito dalla temperatura di colore ho imparato che dipende da ossidi metallici e minerali che rivestono gli elettrodi, a seconda della miscela e del voltaggio si ottiene l’emissione di un particolare colore. L’intensità dipende dalla frequenza dell’ onda elettromagnetica, che aumenta verso il blu-violetto e diminuisce verso il giallo-rosso, inversamente proporzionale alla lunghezza d’onda che diminuisce verso il blu ed aumenta verso il rosso. Argomento molto affascinante, uno dei pilastri della vita per come la conosciamo oggi. Allo stesso modo con i led, per rappresentarne semplicemente l’intensità luminosa apparente, probabilmente mia nonna avrebbe usato i cerini al posto degli mcd…
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Gilpavia |
Inserito il - 23/02/2024 : 16:40:24 | Gio Care ha scritto:
Nota : presto scoprirò anche il significato di “mcd” però ho capito che più il valore è alto, più il led è luminoso ma anche bluastro
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Basta chiedere: https://www.bioselettronica.it/it/n...millicandele
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Gio Care |
Inserito il - 23/02/2024 : 14:10:37 Fatta qualche prova con una batteria volante, 3 led led da 3 mm ( 3,3 volt - acc…che coincidenza triangolare! ), l’altezza del palo da terra necessaria alla visuale pulita della pista ( circa 33 cm ) è eccessiva per questo tipo di sorgente, che per quanto brillante non va oltre i 10/15 cm. Però ricombinati diversamente, e visto che in giro ci sono già paletti pronti, magari possono aiutare a evidenziare quel poco di diorama che posso permettermi attualmente, continuando a giocherellare con tubi e led vari… Ovviamente tutte le prove sono fatte con solo l’impianto sulla pista acceso, niente altro, in modo da procedere nel rispetto dell’atmosfera generale e colpire solo dove serve.
Il prototipo è ancora grezzo ( grazie patafix!) però versatile e accettabile sia in dimensioni che aspetto. Posizionati a terra possono aiutare nelle zone box. Oppure , allungando a piacere la fila, evidenziare a bordo pista scambi o brevi chicane… questi led sono molto facili da reperire, ma nello stesso involucro si può inserire qualsiasi altro tipo, fino ai potenti 8 mm da 0,5w. Ne ho testato un paio appena arrivati e per le dimensioni, hanno davvero tanta potenza, sono del tipo a testa” corta”, hanno una lente supergrandangolare praticamente a 180 gradi. Molto efficienti già a 3 volt ( la nominale è 3,3 ma l’assorbimento sale vertiginosamente !)
La temperatura di colore tra 5500 e 6000 Kelvin è la migliore, molto simile al sole e quindi né troppo fredda ( bluastra oltre 6500 ) né troppo calda ( ambrata sotto i 4000 ). Normalmente più il led è grande, più il fascio luminoso è ampio, e viceversa.
Nota : presto scoprirò anche il significato di “mcd” però ho capito che più il valore è alto, più il led è luminoso ma anche bluastro |
Gio Care |
Inserito il - 18/02/2024 : 17:05:44 Il sistema luci per la pista continua a svilupparsi, forte di qualche fondo di ripostiglio ancora inutilizzato Dopo i potenti spot rasoterra, con un po’ di fantasia ho provato a realizzare qualcosa in più, mirando comunque sempre ad evitare luci diffuse ovunque a favore di piccoli settori alla volta. Questi tubi e accessori si prestano molto, la scala per la piccola Go non è esattamente corretta ma neanche così terribile.
Le 2 forcelle imbullonate garantiscono ad ogni micro proiettore movimenti su due assi, e l’altezza dal suolo di tutto il traliccio dipende solo dal taglio del palo portante ( ho calcolato l’altezza corretta da seduto sulla mia postazione, badando a non limitare la visibilità su tratti di pista con tutto il catafalco) . Questa volta vorrei provare con led classici da 3 mm che per essere inseriti nel cilindretto da 2 cm ( questa volta diametro 16, il più piccolo per impianti elettrici esterni) necessitano di un adattatore speciale, ovvero una fettina di tondino in legno da 14 mm,il tipo mille righe ( entra sforzando leggermente ma garantisce solidità). Per facilitare l’inserimento si può svasare leggermente l’interno del tubo con il cutter. Poi forando nel centro con punta da 1 mm ( rispettando la distanza dei piedini ) si alloggia il led.
Le sei teste indipendenti permettono un puntamento preciso sulla zona interessata, più si alza il palo e più il cerchio luminoso prodotto dal proiettore si allarga ( ma perde intensità) e viceversa. Un lampione specifico per contagiri realizzato con tubi e listelli pvc che vanta ben 2 file di 5 led da 3 mm bianco freddo, collegati tutti in parallelo, oppure un prototipo stile studio fotografico ( ancora da completare ) per tratti di pista un po’ bui, sfruttando sempre l’alimentatore Carrera già in uso ( essendo tutti led bianchi la tensione a 3 volt va bene indistintamente per tutti, e lo step down mi permette di compensare il calo dovuto all’aggiunta di ulteriori punti luce).
Sto aspettando alcuni utili morsetti rapidi per collegare velocemente e facilmente tutti i cablaggi, aggiornerò il lavoro in corso d’opera… Per fissare pali e paletti, con 2 forcelle il piede regge bene anche ad altezze considerevoli, in caso di instabilità, basta aggiungerne un’altra
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Gio Care |
Inserito il - 11/02/2024 : 08:45:22 Mentre leggo i post delle spettacolari gare che si disputano nei vari slot club ( approfittando per curiosare sotto il vestito di auto di veri professionisti ), sulla pista-laboratorio porto avanti un sistema di illuminazione che mi permetta di simulare tanto gare diurne quante notturne, ambientate sia in autodromi che in circuiti cittadini. Tutto considerando che non potendo realizzare un impianto permanente, devo prevedere un sistema velocemente montabile/smontabile, e adattabile il più possibile a qualunque situazione. Gli spottini funzionano bene, e dopo qualche prova serale senza luce ambiente, ho cominciato a perfezionarli con un sistema di controllo per avere sempre la tensione e il carico giusti, indipendentemente dal tipo di alimentatore che utilizzerò ( in questo caso un alimentatore originale Carrera ma da 700mah, sufficiente ad alimentare una catena di parecchi punti luce). Alcune considerazioni tecniche : il cilindro che contiene il led, lungo 30 mm in questi prototipi, può essere allungato o accorciato a piacere, tenendo conto che più sarà corto e più il cono di luce sarà ampio coprendo quindi zone più estese, e viceversa. La cromatura interna aumenta sensibilmente l’efficienza luminosa, consentendo minore voltaggio e quindi minore amperaggio, = piu spot collegabili allo stesso alimentatore senza friggere nulla ! Il led alimentato a piena potenza ( 3,3 volt ) assorbe oltre 280 mah che si riducono a 50/60 riducendo a 3 volt con una perdita luminosa trascurabile. Naturalmente aumentando il numero di led, il voltaggio di tutta la rete cala e occorre monitorare i parametri per bilanciare carico ed efficienza. Con piccoli moduli e strumentini di lettura ho preparato una scatolina di controllo, che grazie al trimmer integrato nello step down permette di adattare i valori al numero di spot collegati. Dall’alto sul quadro di controllo : Tensione in entrata, carico assorbito da tutta la linea e tensione in uscita che va ad ogni led ( tutti in parallelo ).
Gli spottini, piccoli e leggeri, possono essere posizionati ovunque, con un po’ di patafix si possono attaccare dappertutto.
Lo step successivo che ho in programma sarà una rete per distribuire la linea di alimentazione in giro per la pista, considerando appunto che non essendo un impianto permanente, dovrò cablare tutto in superficie con un sistema pratico e veloce, ma anche esteticamente accettabile per evitare garbugli dappertutto… La pista in casa deve mantenere un aspetto decoroso per garantirsi una permanenza più lunga possibile
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Gio Care |
Inserito il - 06/02/2024 : 16:29:26 Continuando con il tema delle luci, un po’ per deformazione professionale ma molto di più per vederci chiaro nei livelli “ underground”, nell’insieme la pista è ben illuminata ( le strisce led hanno un bianco un po’ freddo per i miei gusti, ma per quel che costano…), le auto si vedono bene, in posizione calcolata da seduti, anche nel lungo tunnel grazie ad un pezzo di striscia led applicata a soffitto sotto il rettilineo superiore. Rivisti i piloni del tratto sopraelevato che sovrappone due curve abbastanza impegnative, quelli in legno erano di dimensioni troppo grandi per lasciare libera la visuale di sotto, il buio era ancora il problema. Servivano piccoli spot per illuminare il tratto più nascosto, poco ingombranti e di sufficiente potenza. La soluzione è arrivata grazie a led da 1 w, 3,2 volt ( max 350 mAH), già montati su un dissipatore a stella. Serviva solo un involucro, possibilmente economico e facilmente reperibile, e che permettesse di orientare minimamente lo spot sulla zona interessata.
Lo spot si compone di pochi elementi di facile realizzazione, l’anello tagliato dello stesso tubo da 25 per impianti elettrici funge da adattatore per incastrare alla perfezione tutto il corpo del led dentro un cilindretto lungo 3 cm, che per strafare ho rivestito internamente di nastro adesivo cromato per aumentarne l’efficienza luminosa, tenendo un po’ più basso il voltaggio ( circa 3 volt ) per diminuire l’assorbimento a sole 50/60 mah.
L’alimentazione è affidata ( per ben 6 di questi spot ) a “ mezzo trasformatore Carrera, quelli già con 2 secondari da 350mAh, uno per corsia, con un riduttore step down da 2 A max e un voltmetro per regolare tramite il trimmer sullo step down il voltaggio in modo preciso. Lo step down accetta tensioni di alimentazione tra 5 24 volt, regolabile in uscita. Più pratico che dover saldare anche una resistenza su ogni spot ( questi mini step down si trovano a 2/3 € ) e risparmiano un sacco di lavoro al saldatore.. Un morsetto e se ne possono collegare fino ad un massimo di 2 A totali, prestando però attenzione che anche l’alimentatore principale sia in grado di erogare la potenza richiesta. Ne ho fatte alcune varianti, con calamite integrate nel piedino della forcella, con un pesante e stabile piloncino di recupero ( va bene anche un grosso bullone da 18/20 mm ) un po’ più alti per scavalcare barriere di protezione, e montati su una molletta da bucato tipo jolly universale. Le varianti coprono tutte quelle zone difficili, che con una normale illuminazione, per quanto potente, restano al buio. Oltre all’utilità, trovo che diano anche piacevole un tocco “ cinematografico” a tutta la pista. Sono ancora grigio grezzo, ma tutto sommato non sono malaccio ! Per i cablaggi, avevo in casa solo un km di cavi tipo telefonico da 0,6 mmq, ma mi organizzerò con qualcosa di meglio per la versione 2.0
Ottimi anche per le foto di piccoli particolari o delle auto…
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Gio Care |
Inserito il - 15/01/2024 : 09:01:53 La sfida per sfruttare al massimo lo spazio a disposizione, insieme alle modifiche su qualunque componente per migliorare le prestazioni, è sempre attuale… Personalmente non sono un grande fan di ponti e sopraelevate, ma a casi estremi…. I 3 metri lineari abbondanti guadagnati rimanendo sullo stesso piano d’appoggio sono pensati per lasciare il più possibile una buona visibilità, riducendo al minimo i punti dove si guida alla cieca. Con l’illuminazione ci si può aiutare ulteriormente dove la pista risulta sovrapposta rimanendo al buio, aumentando al contempo l’effetto scenografico.
Il secondo anello è sollevato di 6 cm. sufficienti al passaggio senza problemi anche delle Cinquecento, più alte di un buon centimetro rispetto alle DTM e GT in scala 1:43. Quel minimo di falegnameria, anche se con legnetti di recupero, che rende molto stabile la sopraelevata. I tratti rettilinei lunghi sono supportati da strisce di parquet componibile, ritagliato a larghezza della carreggiata Go, e spesso soltanto 7/8 mm ma molto rigido, quanto basta a richiedere solo un pilone ogni 80 cm ! Per ridurre la lunghezza delle rampe ho realizzato salita e discesa frazionando i tratti con più pezzi corti invece di un unico rettilineo, aumentando la flessibilità grazie all’effetto saracinesca che ruba nelle giunture qualche grado di inclinazione tra un pezzo e l’altro. La parte più rognosa è stata la salita, per la quale ho dovuto creare supporti che includessero anche i cordoli, in un punto dove derapare è molto frequente, e il rischio di vederli crollare sotto il peso dell’auto era piuttosto elevato. Niente software per il disegno del tracciato, pezzi in mano e via andare…prove intense di monta smonta reale, senza progetti procedendo passo passo armato dei soliti strumenti che più o meno tutti abbiamo : trapano e seghetto alternativo ( + aspirapolvere). Con l’occasione, ho finalmente realizzato una scatolina di derivazione per i riporti ( 3 in questo caso) , i connettori a banana permettono di aumentarne il numero a piacere molto velocemente. Raggiungere i 15 mt circa era l’obiettivo….missione compiuta, la pista si adatta allo spazio e non viceversa! Naturalmente tutto più difficile se invece di una Go si ha a che fare con una scala maggiore, ma credo non impossibile. Come sempre il compromesso è sovrano della pista in casa…
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Gio Care |
Inserito il - 05/01/2024 : 19:58:31 Ciao Andrea, sono contento che possa tornare utile tanto a te quanto ad altri….in fondo questa è la natura di un forum, condividere… per imparare e crescere insieme |
AndreaZa |
Inserito il - 05/01/2024 : 14:42:56 Ottimo lavoro e ricco di spunti ! grazie per la condivisione |
Gio Care |
Inserito il - 05/01/2024 : 08:09:06 Ciao Udo, argomento frivolo se vogliamo, ma mi hai saputo stimolare in altre occasioni ad affrontare un minino di elettronica semplice applicata , e visto che tra tutti gli argomenti utili ed interessanti ampiamente trattati questo era poco sviluppato, mi sono addentrato spinto tanto da curiosità quanto da voglia di esercitare un po‘ la mia passione per il modellismo in tutte le sue sfaccettature ! Ho trovato un programmino online che permette di calcolare la resistenza necessaria inserendo parametri come tensione dell’alimentazione principale, caduta di tensione e numero dei led che mi ha risparmiato di dover applicare ogni volta le formule per questi calcoli ( semplici per molti, un po‘ meno per altri). Questo il link, a beneficio di tutti coloro che vorranno „ far luce“ sull’argomento
https://ledcalculator.net/it
I led hanno grossomodo un assorbimento individuale compreso tra 15 e 20 mA con voltaggi compresi tra 1,8 e 3,2 volt , normalmente il datasheet indica questo voltaggio ma in generale la tabella colore/voltaggio può essere così riassunta : Bianchi, blu, verdi 3-3,2 volt Rossi,arancioni,gialli 1,8-2 volt. Esistono altri colori come violetto, ultravioletto ecc ma non sono led utili ai nostri scopi, e generalmente lavorano alla stessa tensione dei blu o leggermente superiore (3,4 volt). Interessante la possibilità di trovarne tanto tondi con diametri da 1,8 a 8 mm. quanto rettangolari 3x2 - 5x2 mm per le versioni con piedini ( il lungo è sempre il positivo) che SMD ( Surface Mounted Device ) tanto in strisce a metri quanto singoli, con potenze che a volte sono davvero impressionanti per le ridotte dimensioni ( fino a 3w per un singolo led !). Pochi gli accorgimenti : rispettare la polarità del led e per quelli ad alta potenza considerare che scaldano un po‘ e quindi potrebbero necessitare di dissipatori aggiuntivi . Normalmente vanno bene per quelli comuni resistenze da 1/4 di watt , molto piccole e quindi in grado di essere alloggiate un po‘ ovunque…. Fiat Lux |
UDoKuoio |
Inserito il - 04/01/2024 : 20:35:33 Seguo con molto piacere! |
Gio Care |
Inserito il - 04/01/2024 : 20:13:08 L’atmosfera notturna è molto intrigante, ma per rendere al meglio le auto devono avere luci per essere ben visibili…così ho preparato una nuova ghost car, la rivale su misura per l’ Alfa Romeo 8C by AGM, una GT che mi ha dato modo di sperimentare una batteria di 4 led anche se al posteriore…le conclusioni sono queste : meglio evitare i led in serie e dotare ognuno della sua resistenza, 4 led = 4 resistenze e polarità in parallelo. Con questo sistema i led si accendono già a basso voltaggio ( = poco gas ) mentre in serie richiedono quasi 10 volt (quasi tutto gas ! ) per cominciare ad accendersi…per questo modello, ho preferito led rettangolari chiari bianco freddo 2x5 mm per i fari anteriori, più realistici una volta incassati nel foro praticato ( anche lui rettangolare) delle palpebre a scomparsa, mentre al posteriore, i soliti rossi diffusi da 3 mm. Ho inoltre raddoppiato la lampada a sospensione/sbalzo che ora è lunga 2 mt. ed illumina per bene oltre mezza pista. Per evitare che durante le derapate la coda dell’auto incocciasse nelle clip rosse che reggono le strisce led, sobbalzando o peggio deslottando, ho aggrappato le strisce ad un secondo listello ad „L“ 40x10mm sagomato e avvitato direttamente al piano d’appoggio, appena dietro le barriere guard rail. Devo dire che con tutta la luminaria accesa e i fari sulle auto, l’esperienza di guida è molto piacevole e non necessita di alcuna altra luce ambiente…. I listelli a“L“ sono stati utili sia sospesi che a bordo pista, economici e versatili. Dove vivo, in inverno già verso le 16 comincia a far davvero buio e guidare in notturna è una cosa normale….
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Gio Care |
Inserito il - 21/12/2023 : 10:53:00 Grassie ! Aggiungerei che il montaggio anteriore nella 488 richiede qualche accorgimento per praticare il foro, non c’è la mascherina come sulle DTM e il led va inserito in un foro a „fetta di salame“, ricavato forando preventivamente in modo perpendicolare con una 2mm, e poi con cautela si porta la punta in orizzontale per gradi, scavando un canale adatto al diametro del led (3mm) che a lavoro completato dovrà risultare perfettamente parallelo sia al suolo che al senso di marcia… in totale oscurità, i fari non saranno così solo per bellezza, ma grazie alla lente del led ( non quelli SMD ! ) illumineranno davvero la strada davanti all’auto! Mi viene voglia di rally notturno, con una bella batteria di 4 fendinebbia davanti al radiatore, oltre ai fari normali ! Con 4 led bianchi dovrebbe bastare collegarli piedino-piedino in serie per non usare nemmeno le resistenze
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UDoKuoio |
Inserito il - 20/12/2023 : 19:28:07 Wow! Bel lavoro |
Gio Care |
Inserito il - 19/12/2023 : 16:39:57 Salute a tutti, mai sottovalutare neanche gli spazi più improbabili in casa…non disponendo di presepe e statuine, si può sempre agghindare la nostra pista con tante lucine nel periodo natalizio… Il soggiorno di questi tempi è prenotato, e visto il buiame del nuovo sito, ho dotato anche la ferrarina di luci, così l’effetto Le Mans è totale Trafficare con i led e le resistenze è stato istruttivo e divertente,in rete si trovano tutorial a bizzeffe…e il montaggio sulle auto non è troppo complicato, colla a caldo. I led costano poco e cercandoli a 12 volt, alcuni baiani li spediscono già con le resistenze da saldare in serie al negativo ( a seconda del colore del led, il voltaggio necessario cambia : bianchi 3 volt, rossi 2 volt). Un trucco fondamentale : per evitare aloni luminosi poco verosimili intorno ai fari, sia anteriori che posteriori, dovuti alla potenza luminosa dei led, e tipici nelle auto con fari di fabbrica, prima di montarli in sede ho annerito per bene tutta la parte interna della carrozza in prossimità dei fori praticati in modo che la luce potesse uscire solo dalla parte necessaria cioè il foro…va bene vernice acrilica nera oppure un pennarello coprente cromato/argentato.
I nastri led a bordo pista sono ancorati con sottili clip artigianali direttamente alle barriere ( hanno tutti comunque il nastro adesivo) guidando in piedi non danno troppo fastidio, nel caso basta dimmerare un po‘…. La parte centrale è invece illuminata con una specie di lampada lineare a tetto/sbalzo, fatta con gli stessi listelli in pvc delle barriere, con tre spezzoni paralleli da 1 mt di striscia led ( tagliata e pontata) . I nastri led RGB sono anche loro piuttosto a buon mercato, cinesate con telecomando da 10€ a rotolo da 3 mt. Ho preferito quelli ricoperti di banda trasparente flessibile a quelli nudi e crudi per attutire eventuali impatti delle auto. Infatti, se si esagera con le derapate , lo spigolo posteriore dell’auto potrebbe incontrare la clip di ancoraggio facendo sobbalzare l’auto… Sto studiando un modo per risolvere…. |
Gio Care |
Inserito il - 23/09/2023 : 09:30:58 Salute a tutti, per poter pulire a fondo il soggiorno e anche perché il tracciato mi aveva un po’ stancato ho smontato tutto il catafalco. Il monta smonta fa parte del mio approccio a questo fantastico hobby, ed è tutto sommato fondamentale per le migliorie e le nuove idee che verranno inserite nella prossima edizione, quella invernale. Ho acquistato un secondo set di 3 tavoli da tappezziere identici ai 3 pieghevoli che già avevo, il piano in mdf misura 100x60 per ognuno. Con tavole ( mensole di un vecchio armadio ) 80x60 ho fatto qualche prova per ricavare una bella superficie finalmente solida e senza spanciamenti al centro dovuti alla flessibilità del mdf, avendo cura di appoggiarle sulle solide cornici in alluminio dei tavoli cercando di ottenere un allineamento più perfetto possibile nelle giunture e ricavando alla fine una base 3,20x 1,70 nel punto più largo e 80 cm in quello più stretto, rubando ancora un po’ di spazio al soggiorno senza che nessuno se ne accorgesse.
Comunque, con l’occasione ho provveduto a rivestire gli scambi rossi con il DC-fix nero opaco, che guarda caso ha una larghezza di 45 cm pari alla lunghezza del pezzo da ricoprire, mm più mm meno ( è disponibile anche una simpatica edizione del rotolo denominata “ Monza” perché a scacchi bianchi e neri ). La striscia da ritagliare è larga 14 cm, contro gli 11 abbondanti del pezzo, questo per poter rigirare i bordi lungo i fianchi. Unico attrezzo particolare ( non fondamentale) il punzone per fare i buchi alle cinture di cuoio ( non quelle di UDO) da 4 mm. Il risultato è abbastanza soddisfacente, abbastanza perché il fondo non ha la ruvidità del pezzo originale ( proverò con un asciugacapelli a far aderire più di fino la pellicola, senza cuocere tutto!), ma l’aspetto è decisamente più piacevole.
A questo punto mi viene un’idea: potrei ricoprire una serie di pezzi anche in bianco, la versione “innevata” potrà sostituire egregiamente il nostro presepio per il prossimo Natale, ovviamente con tutte le lucine e il muschio trattato con spray neve ! Ho a questo punto una domanda tecnica da rivolgere a chi ha le competenze e l’esperienza: Massimo, mi ricordo di aver visto le meravigliose versioni con neve by tuttoslot…forse con le Porsche. Cosa si usa per cospargere il tutto di polvere bianca che lasci poi le tracce dei pneumatici senza compromettere le auto e senza dover guidare con la mascherina?! Prego i facinorosi di astenersi da battute scontate su materiali di origine sudamericana
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Gio Care |
Inserito il - 15/07/2023 : 17:52:54 Troppo buoni….ma grazie davvero ! Ogni tanto il fascino del caro vecchio statico ha il sopravvento… Perla : Ho sforato la concessione di montaggio di un mesetto, e ancora non ho richieste di sgombero |
amministratore |
Inserito il - 15/07/2023 : 16:19:58 Complimenti!!! Un capolavoro!!! Ci voleva proprio l'aiuto di tua moglie... se ne vedono i risultati |
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